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Visualizzazione dei post con l'etichetta Libri

Iuri legge per voi: Ombre su Washington (2011) di Michael Beres

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Credo che buona parte del successo riscosso dalle teorie del complotto stia nella loro natura letteraria, cioè quell’insieme di caratteristiche che prevedono perfetti agganci tra elementi molto lontani tra di loro. Il concetto è che non esistono coincidenze, ma ogni cosa che accade è manovrata da qualcuno. Certo, per credere che i poteri forti decidano di rovinare proprio la nostra di vita occorre essere un pelino egocentrici, ma questo è un altro discorso. L’idea di un gruppo di eminenze oscure che tramano per tessere una tenda davanti alla realtà è affascinante, su questo non si può discutere. Deve averlo pensato anche Michael Beres quando ha deciso di scrivere Ombre Su Washington (romanzo del quale non riesco a trovare il titolo originale inglese), che racconta le disavventure di Stanley Johnson a cui pare accadere di tutto in una spirale di sfortuna che non vuole mollarlo mai. È davvero intrigante il meccanismo che Beres muove per raccontarci come la paranoia si impossessa del pr...

Iuri legge per voi: La tragedia del Korosko (The Tragedy Of The Korosko, 1898) di Sir Arthur Conan Doyle

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  Non avevo mai letto nulla di Arthur Conan Doyle e partire da qualcosa che non coinvolga Sherlok Holmes ammetto possa sembrare una scelta strana, della quale potrei fornirvi una spiegazione sensata, se solo ricordassi il perché io l’abbia fatta. Ma va be, magari non è nemmeno così importante. I quattro capitoli in apertura del romanzo, lo ammetto, mi hanno fatto maledire tale decisione, vista l’estrema vacuità, anzi, direi quasi frivolezza della narrazione. Conan Doyle utilizza la prima parte del suo lavoro per presentare i personaggi, come ovvio che sia, ma il contesto della crociera per aristocratici e alto borghesi non è certo il più pimpante per un racconto d’avventura. Una questione più che altro di stile e di struttura, credo, perché in realtà i discorsi che fanno questi soggetti hanno anche un loro interesse nel far capire come non sia bastato un secolo e mezzo per far cambiare il mondo. Sentir parlare di Gran Bretagna stufa di fare il poliziotto del pianeta e dell’Europa...

Iuri legge per voi: Non riattaccare (2005) di Alessandra Montrucchio

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Una telefonata nel cuore della notte e una corsa folle in auto da Torino a Ginevra per impedire un gesto estremo e magari ricostruire un rapporto. Questo racconta Non Riattaccare, romanzo breve scritto da Alessandra Montrucchio come fosse un thriller ad alta tensione, asciutto e diretto, lanciato come la protagonista a tutta velocità verso un finale in un certo senso atteso nell’esito, ma non nella modalità in cui si manifesta. Si perché dietro la storia della ragazza distrutta dalla fine della relazione con l’uomo dall’altra parte del filo, c’è un ricatto emotivo portato da chi gioca (forse inconsapevolmente) con i sentimenti altrui. La nostra protagonista è infatti in quella fase in cui tutto sembra inutile e avrebbe bisogno solo del suo tempo per recuperare gli stimoli necessari a ricominciare. La telefonata dell’aspirante suicida cambia tutto e la costringe a ricascarci e a ignorare consigli che potrebbero rivelarsi determinanti. Montrucchio sceglie la seconda persona singolare per...

Iuri legge per voi: Emerson Ray Leviathan (Denise Jane, 2024)

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  Le copertine acchiappone della collana Segretissimo di Mondadori non esercitano un particolare fascino su di me, forse perché sembrano promettere storie inutilmente pruriginose portate avanti da tizi col farfallino e dame in abiti da sera provocanti. Eppure mi sono deciso a dare un’opportunità a questa pubblicazione scegliendo Leviathan dal mucchio, un titolo che ho incrociato più volte sulla mia strada di lettore e che spesso fa da preludio a romanzi riusciti. Ora posso dire di essere contento dell’esperimento, perché ho incontrato un’autrice dalla penna notevole, capace di scrivere una storia dai ritmi perfettamente calibrati, che fa scorrere le pagine grazie a capitoli corti e a uno stile affilato. Il racconto è quello classico che si può incontrare in un action movie a tema militare, con agenti della CIA infiltrati, traffici illegali e proiettili fischianti. Nulla di imperdibile forse, ma sicuramente l’ideale per una lettura di puro intrattenimento. Da quanto ho percepito Eme...

Lo spettatore #243- Rassegnazioni a confronto: Il lungo addio (The Long Goodbye 1953, 1973)

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Non molto tempo fa mi è capitato di vedere Il Lungo Addio nella versione di Robert Altman, un film che ha lasciato qualche traccia nella mia anima, ma che comunque faticavo a collegare al romanzo originale di Raymond Chandler. Un po' era l'ambientazione volutamente contemporanea della pellicola, ma a spiazzarmi fu soprattutto il finale, momento nel quale Marlowe commette un atto decisamente fuori dalle sue caratteristiche. La cosa mi infastidiva, non fatico ad ammetterlo, tanto che, giunto all'esasperazione, mi sono deciso a riprendere in mano il libro per capire come cavarne fuori qualcosa. Il mio spaesamento si è rivelato giustificato, in quanto quello messo in scena da Altman era solo l'esoscheletro della storia più dolente tra quelle scritte da Chandler per il suo investigatore privato. Il romanzo, pubblicato nel 1953, si pone quasi come il capitolo conclusivo di un'intera era letteraria, quella dell'hard boiled che lo scrittore aveva contribuito a creare e ...

Iuri legge per voi: Quattro dopo mezzanotte volume 2 (Four Past Midnight, 1990) di Stephen King

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  Il poliziotto. Dev’essere per la biblioteca, con il soffitto alto e l’atmosfera di austerità che il demone antagonista del racconto voleva imprimerle. O forse sarà che contemporaneamente alla lettura del terzo racconto dell’antologia QDM ero impegnato tra gli spazi brutalisti del videogioco Control, con i saloni di cemento armato così simili a tanti posti che ho visto con gli occhi di questa faccia anche nella vita vera. Luoghi tutti diversi eppure tutti uguali, figli di un’architettura che un tempo era considerata avanguardia e che oggi trovo così destabilizzante. Fatto sta che la prima parte di questo racconto l’ho vissuta con un carico di disagio che non saprei descrivere e che la prima volta che lessi non provai, sono sicuro di questo perché non ricordavo nulla del testo. Il re ha gioco facile nell’andare a ripescare le paure infantili per sconvolgere la vita degli adulti, ma non è questo che mi ha fatto stare sulle spine. È piuttosto l’idea di un mondo dietro il mondo, dell’...

Iuri legge per voi: Oscura e celeste (2023) di Marco Malvaldi

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  Il fatto che passato del tempo dalla lettura del romanzo di oggi, io stia ancora qui a pensare allo stile scelto da Marco Malvaldi per raccontare la sua storia è significativo. L’autore utilizza un approccio diretto, quasi conviviale con il lettore, narrandogli gli avvenimenti come durante di una serata in birreria e ponendo il narratore all’interno della vicenda senza che Malvaldi gli assegni un ruolo specifico, creando uno spaesamento difficile da decifrare. Naturalmente questa scelta porta dei vantaggi, come la possibilità di sfruttare il linguaggio corrente per rendere l’atmosfera brillante e fresca, tuttavia il rischio è quello di limitare l’immersione nella storia, perché essa è sempre filtrata da qualcuno che ci tiene a far sentire la propria presenza. Bisogna capire prima di tutto se questo modo di raccontare piace, perché secondo me è l’elemento fondante di un libro che si risolve in un giallo ad ambientazione storica che mischia fatti e persone reali a una trama immagi...

Iuri legge per voi: Qui non può succedere (It Can't Happen Here, 1935) di Lewis Sinclair

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Di recente mi è capitato di ascoltare un monologo nel quale Ricky Gervais si lamentava della Brexit e di come questa venisse giustificata in quanto promossa da un referendum popolare. Lui dice che il voto del popolo non rende una decisione buona, anzi, invita a riflettere su come il popolo che ha votato al referendum sia lo stesso che necessita di un avviso sulle confezioni di candeggina che gli ricordi di non berla. Se vogliamo è più o meno la tesi di Lewis Sinclair, che già negli anni trenta del novecento provava a raccontare come il suffragio universale, per quanto grande conquista della civiltà occidentale, non garantisse affatto i sistemi democratici. Nemmeno negli avanzati Stati Uniti. L'idea della supremazia made in USA era radicata nei contemporanei di Sinclair forse più di quanto lo sia oggi. Nonostante gli esempi infausti che arrivavano dall'Europa e dalla Russia, gli americani si sono sempre sentiti protetti dal loro liberalismo estremo che, dicevano, avrebbe impedit...

Iuri legge per voi: Dannati per sempre (2021) di Nicola Calathopoulos

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  Soggetto piuttosto originale per questo romanzo di Nicola Calathopulos, nome non del tutto nuovo per chi, come me, seguiva i servizi sportivi sulle reti Mediaset a cavallo tra i millenni. Al di là della familiarità rieccheggiante, il romanzo non ha nulla a che vedere con atleti e discipline; si tratta invece di un racconto basato su di uno scrittore misterioso nascosto dietro lo pseudonimo di Ferdinad Celouis e sul critico che ha deciso di dargli la caccia per svelarne l'identità, ovvero Mauro Delgado. Detta così può sembrare una trama ricca di misteri e intrighi, ma in realtà Calathopulos non fa molto per costruire la tensione. Innanzitutto a causa di una bizzarra scelta dei personaggi, tutti uguali, con gli stessi vezzi e le medesime meccaniche comportamentali. Poi per il modo in cui struttura la vicenda, abbastanza chiara fin da subito, anche se beneficiaria di qualche depistaggio lungo la strada. Scelte particolari, che pongono il romanzo fuori dai canoni del giallo tipico ...

Iuri legge per voi: Velocemente da nessuna parte (2006) di Grazia Versani

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Chissà se Grazia Verasani è una lettrice di Raymond Chandler? Dopo aver letto per la prima volta un suo libro tenderei a dire di si, perché le atmosfere dell'hard boiled in Velocemente Da Nessuna Parte si nascondono dietro l'ambientazione emiliana, senza mai mangiarsela, ma offrendo uno stile diverso al classico giallo che si scrive dalle nostre parti. Quest'affinità si manifesta soprattutto attraverso la protagonista del libro, tale Giorgia Cantini di professione investigatrice privata, che come Philip Marlowe porta con se il suo bagaglio di rassegnazione e qualche litro di alcol. Non è una copia carbone, attenzione: lei è figlia del suo luogo e del suo tempo, qualità che la incastra perfettamente nel contesto della trama, ma è una donna indipendente che, come tutti, sente franare sotto i piedi la forza con la quale affronta la vita. Un personaggio non per forza positivo ma riconoscibile, che ci guida attraverso una vicenda che, senza l'ottima caratterizzazione della p...

Iuri legge per voi: Vento Solare (The Wind from The Sun, 1972) di Arthur Clarke

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  Ancora non riesco a definire il mio rapporto con la scrittura di Arthur Clarke. Da un lato c'è la precisione di storie che non partono mai dalla mera speculazione fine a se stessa, ma che poggiano su basi solide, fondate sulla ricerca scientifica e sulle possibilità che essa offre. Dall'altro ci sono stile narrativo poco interessato allo sviluppo dei personaggi che non mi conquista e un intreccio di trama che si occupa marginalmente dell'aspetto intrattenente della questione. Un'antologia di racconti brevi almeno in parte risolve questo ultimo problema, consentendo all'autore di disegnare schizzi di storia con i quali sviluppare l'aspetto scientifico che tanto gli preme, senza arrivare mai al momento nel quale le vicende si fissano su una tela di tecnicismi che portano fuori dalla trama. In questa raccolta, ad esempio, ci sono momenti letterari che spiccano per intensità e che restano in mente per quanto riescono ad essere suggestivi. Basti pensare alle medus...

Iuri legge per voi: Impressionisti: Biografia Di Un Gruppo (The Private Lives of the Impressionists, 2006) di Sue Roe

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  Non mi sono mai appassionato alla pittura che, come tutte le arti, non comprendo affatto. Eppure questo libro me lo sono comprato lo stesso, vai a capire il perché. Probabilmente qualcuno dei blogger che seguo ne ha parlato e mi ha incuriosito, anche se non ricordo più chi può essere stato e me ne dispiaccio, visto che un ringraziamento se lo sarebbe meritato. Si perché Impressionisti: Biografia Di Un Gruppo è un testo interessante nel quale Sue Roe racconta con stile brillante la storia del movimento pittorico francese attraverso le vite dei protagonisti. Guidati dal carisma di Manet, dalla saggezza di Pissarro e dal talento di Monet, questi artisti hanno attraversato miriadi di difficoltà per farsi accettare, portatori com’erano di una nuova mentalità che lasciava indietro le regole del classicismo per proporre un modo diverso di rappresentare la realtà Derisi e ignorati dai compratori ma convinti della validità della loro visione, alcuni ossessionati dall’idea di farsi apprez...

Iuri legge per voi: Holly (2023) di Stephen King

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  Dico la verità: l'incursione nel noir di Stephen King con il progetto Mr. Mercedes non l'ho apprezzata particolarmente. C'erano si l'aspetto investigativo, il mistero da risolvere e la parte scritta in prima persona che provavano a rimestare nel torbido, ma il vizio del Re di costruire sempre una distanza netta tra buoni e cattivi non è molto compatibile con le atmosfere cupe dell'hard boiled. Va da se che anche lo spn-off The Ousider non sia riuscito a conquistarmi, pur se beneficiario di uno sviluppo intrigante (almeno nella prima parte). Ecco, King non la vede come me (direi ovviamente), quindi continua a pescare dal vaso di quell'idea per proporre storie che vedono protagonisti i personaggi superstiti. A sto giro tocca a Holly Gibney, ottima come risolutrice nel primo capitolo della saga, ma assai respingente per il resto tempo in cui ha occupato le pagine. Holly è il tipico personaggio kinghiano che lotta dal lato dei giusti: tanti valori positivi e poch...

Iuri legge per voi: A volte ritornano (Night Shift, 1978) di Stephen King

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Prima di arrivare a formare un proprio stile riconoscibile e in qualche modo confortevole anche gli scrittori più importanti e talentuosi devono tastare il terreno e il racconto breve è forse la forma migliore per sperimentare. Se leggere Stpehen King è un'esperienza rassicurante nonostante spesso le sue storie abbiano tutt'altre intenzioni, lo si deve proprio al percorso che l'autore ha intrapreso per trovare la propria voce. A Volte Ritornano rappresenta questo: una miscela di tentativi (riusciti o meno come vedremo) con i quali il giovane King negli anni settanta ha plasmato la propria impronta. Jerusalem's Lot: Ecco un esempio di quanto dico. Un racconto epistolare e gotico decisamente lontano dal King che abbiamo imparato a conoscere. Qui il Re decide di omaggiare i classici dell'horror americano producendo uno dei pezzi più lunghi dell'antologia, ma anche uno dei meglio riusciti. Secondo turno di notte (Graveyard Shift): Meno convincente della precede...

Iuri legge per voi: I primi uomini sulla luna (The First Men On The Moon, 1901) di H.G. Wells

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  È interessante notare quanto sia cambiata la fantascienza in un secolo e quasi mezzo di storia. I Primi Uomini Sulla Luna in questo senso è chiaramente un romanzo che sente il peso dei sui cent’anni, perché anche beneficiando di una traduzione non infarcita di termini desueti, comunque soffre della presenza di molte descrizioni che inevitabilmente rendono la lettura faticosa, tanto che ho impiegato più tempo a leggere questo piccolo libro da 150 pagine che altri più spessi, ma molto più scorrevoli. Ma pazienza, prendere in mano un prodotto di quell’età espone a rischi del genere e se mi spaventassero semplicemente eviterei, tanto nessuno mi obbliga. La parte interessante, in realtà, non è tanto l’evoluzione stilistica che ha mille padri, quanto l’approccio dell’autore al tema del viaggio spaziale. Ad esempio l'invenzione della cavorite oggi sembra stratagemma bizzarro, ma solo perché ideato molto prima della formulazione della relatività di Einstein. Così come ha l'aria ingen...

Iuri legge per voi: Non può piovere per sempre (2022) di Roberto Baldini

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  Come ben sappiamo la letteratura erotica non mi scalda particolarmente il cuore. Probabilmente dipende dalla mia scarsa propensione alla fantasia, ma non trovo nulla di conturbante nella lettura degli amplessi altrui, tanto che solitamente preferisco evitare direttamente il genere. Ora, non che il romanzo breve di Roberto Baldini sia assimilabile esclusivamente a quel tipo di racconto, tuttavia l’autore utilizza molte suggestioni che vengono da lì. Va da sé che per mio gusto un libro già così corto abbia potuto offrirmi poco. Tra quel poco, però, mi è piaciuta l’idea distopica che sta alla base del soggetto, ovvero la scelta politica di azzerare i sentimenti delle persone dopo un anno dall'inizio di una relazione. Ho trovato divertente speculare su cosa potrebbe succedere in una situazione come questa, così come è intrigante la parte finale dell’opera con la sua conclusione sicuramente spiazzante, anche se, forse per questioni di spazio, poco preparata durante la lettura. Non Pu...

Iuri Legge Per Voi: Città della pianura (Cities of the Plain, 1998) di Cormac McCarthy

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Altre volte su questo macilento spazio ho accennato al mio amore verso le storie ambientate nella moderna frontiera americana, luogo disperato dove i sogni di libera anarchia di un intero popolo hanno finito per schiantarsi contro la violenza della civilizzazione. Ecco, non è un segreto per nessuno che uno dei migliori cantori di questi spazi sia Cormac McCarthy, autore recentemente scomparso che ci ha lasciato in eredita uno stile unico di fare letteratura. Città della Pianura è uno di questi esempi, un libro ammantato da una sensazione di inevitabilità, quasi che la pianura estesa tra Messico e Stati uniti sia un animale paziente che attende la preda. Non è facile costruire un'atmosfera così rassegnata, specialmente tra le righe di un romanzo. McCarthy ci riesce utilizzando le tecniche stilistiche rese popolari da Hemingway e fatte proprie da tanti autori dopo di lui, ovvero asciugando di ogni orpello la propria scrittura, mostrando e non raccontando, liberandosi dai vincoli dell...

Iuri legge per voi: Serpico (1973) di Peter Maas

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  Il libro di Peter Maas su Frank Serpico è insieme biografia e appassionante romanzo poliziesco. La storia è quella vera di un poliziotto disgustato dal livello di corruzione che soffoca il dipartimento di New York e della sua battaglia solitaria nel tentativo di creparne le coperture o, quantomeno, di rimanere pulito. Quella di Maas è comunque un’operazione giornalistica, mirata a denudare le malefatte di chi sta dalla parte del potere, sgretolando l’impunità goduta da certe categorie di persone. Per lui conta il messaggio, quindi del romanzo recupera i ritmi e certi stratagemmi utili a costruire la tensione, ma non il disegno dei personaggi. L’intento del libro è chiaro e la figura di Serpico viene plasmata con questo scopo. Integerrimo, mai sfiorato dalle tentazioni, tormentato dal comportamento altrui ma mai al punto da mettere in discussione sé stesso e i propri valori. Un monolite a cui Maas affida l’occhio morale del giudice, sorvolando su eventuali debolezze. Con queste pr...

Iuri legge per voi: La Chiave Di Vetro (The Glass Key, 1930) di Dashiell Hammett

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  Ned Beaumont non è un investigatore come tutti gli altri. Nel noir i protagonisti sono uomini consumati, sciolti dall'esistenza, talvolta rassegnati, che prendono cazzotti ma che spesso li restituiscono, uomini travolti da eventi dei quali perdono il controllo, però anche astuti, capaci di districrasi tra quei dedali piovosi o pregni di afa dove convivono reietti, sangue, fumo, alcol e donne fatali. Potremmo definirli professionisti dell'investigazione, che conoscono i rischi del mestiere e sanno scansare i peggiori. Ecco, il Beaumont creato da Dashell Hammet è un dilettante. Un tuttofare del boss politico locale che, quando la situazione si scalda, sembra rassegnato alla sconfitta. Un problema personale gli porta in dote un distintivo, quel distintivo lo costringe a mettersi a sbrigare un lavoro per il quale non è preparato e nemmeno l'amicizia con il grande capo gli sarà di aiuto. Anzi, produrrà nuovi grattacapi. Se Hammet fosse rimasto per tutto il romanzo con questo ...

Iuri legge per voi: Eymerich: Libro Uno (2019) di Valerio Evangelisti

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E' complicato immaginare un universo dove coesistono magia e scienza moderna. Un posto dove i sogni possono creare materia e dove per viaggiare nel cosmo basta concentrazione e qualche ritrovato tecnologico. Ma se un luogo così sembra troppo difficile da mettere insieme ci possiamo consolare: qualcuno l'ha già fatto per noi. Un po' fantascienza, un po' horror e un po' fantasy. Questa è la miscela di generi alla quale attinge Valerio Evangelisti per mettere in piedi la saga di Eymerich, autentico inquisitore trecentesco preso a immagine per costruire uno dei protagonisti più respingenti nella storia della letteratura. Eymerich è infatti convinto di battersi per la purezza del pensiero contro l'anarchia selvaggia dei culti alternativi. Per lui la Chiesa di Avignone conserva l'unica verità ed è disposto a qualsiasi atto pur di difenderla e se conoscete un poco la fama degli inquisitori certamente intuirete cosa intendo. Per di più l'uomo vive un contrasto ...