CDC #167- L'ho visto e sono ancora qui: Antrum (2018)

Immagino possa capitare a uno sceneggiatore, talvolta, l'impressione di avere per le mani una storia potente. Ma nell'oceano dell'horror esiste anche il timore che il proprio lavoro possa trasformarsi in una semplice goccia che si perde in mezzo a tante altre. Perché l'inflazione è una componente da tenere in considerazione di questi tempi. Allora, per non gettare via l'idea, occorre inventarsi qualcosa. Antrum le possibilità per funzionare le avrebbe, anche preso solamente per ciò che racconta. Un thriller psicologico che sa giocare con i concetti di realtà e immaginazione, che usa furbescamente accenni demoniaci e che sfrutta un'ottima trovata per giustificare l'evocazione. Per di più ad interpretarlo abbiamo pochi personaggi portati in scena da gente ben scelta, compreso un ragazzino che, una volta tanto, non è un irritante piagnone, ma un inquietante soggetto che riesce ad accrescere l'effetto disturbante della pellicola. Ci sono momenti un filo stra...