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Visualizzazione dei post da aprile, 2022

CDC #165- Picchiarsi col sorriso: Mortal Kombat (2021)

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Allora, i film belli sono un'altra cosa e siamo d'accordo. Ma davvero l'ondata di disgusto che schiuma dalla rete a voi sembra giustificata? Pensate, ho letto persino di gente che rimpiange la pellicola del 1995, quella con Christopher Lambert nel ruolo di Raiden. Dai ragazzi, su. Non facciamoci sempre riconoscere. Poche sono le certezze della vita. La più immutabile, probabilmente, dice che scegliere un videogioco come base d'appoggio per costruirci un film (o addirittura una saga) non è mai una grande idea. Ne abbiamo parlato anche noi. Più volte . Se poi il prodotto in questione fa parte del genere picchiaduro a incontri, nel quale il corollario della trama serve solo a giustificare la scelta dei personaggi, diventa subito chiaro come la direzione presa condurrà addosso a un muro molto solido. Che si, lo so anche io che dietro agli incontri del Mortal Kombat aleggiava tutta una storia. Ma sfido chiunque di voi ad ammettere di essersi fermato a leggere il muro di tes

CDC #164- Il moralizzatore: Fast Food Nation (2007)

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Psst, venite un attimo qui che vi svelo un segreto. Io credevo che Fast Food Nation fosse un documentario, per questo ho deciso di vederlo. Invece è un film. Pure di denuncia porca miseria. Va bene, l'idea di sviscerare le contraddizioni americane attraverso il racconto di uno dei prodotti tipici del mondo a stelle e strisce è vincente. Linklater prende l'oggetto hamburger e lo illumina da tutte le direzioni. Così ci mostra come l'abilità del marketing trasformi carne aromatizzata in un delizioso prodotto genuino, per poi accompagnarci nei grossi macelli dove ciò che troviamo sul piatto viene originato, non dimenticandosi di portarci nelle cucine dei fast food, fino a svelarci la realtà degli allevamenti intensivi e le pessime condizioni di lavoro che i migranti sudamericani si trovano di fronte quando sbarcano in yankilandia. Un ecosistema intero, quello raccontato dal regista, che va dalla mucca al panino e che ne rivela le dinamiche non proprio cristalline. Ma che in f

CDC #163- Andare forte, andare lontano: Speed (1994)

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Correva l'anno 1994. Nelle sale orde di omoni muscolosi a petto nudo e con la cartucciera a tracolla urlavano e digrignavano i denti inondando di sudore la platea. Ma il pubblico ne aveva abbastanza. L'orso sovietico era caduto, la radio cantava “la guerra è finita” e la gente voleva riversarsi in strada per fare quelle cose che si facevano negli anni novanta. Come andare a spasso in autobus, tipo. Fin dalle prime inquadrature Speed mette in chiaro la propria indole. Quando Keanu Reeves e Jeff Daniels piombano sul luogo di un attentato con un ingiustificato salto in automobile, si vede subito come Jan De Bont voglia buttarla in caciara. Pochi minuti dopo, mentre riprende i nostri eroi nell'atto di salvare gli occupanti di un ascensore rinunciando all'occasione di segarne qualcuno a metà, appare evidente quanto il regista coltivi nessuna intenzione di spargere ettolitri di sangue innocente, restando ancorato al concetto di adrenalina per famiglie. Poi si, è vero: alcune

Motorsport is dangerous- Capitolo2: le maestranze- Kyalami 1977

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Gran Premio del Sudafrica, Kyalami, sabato 5 Marzo 1977. Siamo al giro ventidue e Jacques Laffite si prepara ad affrontare la prima curva. Mentre inserisce la vettura, però, qualcuno gli piomba addosso ad alta velocità dopo una manovra che appare scriteriata. La Liger del pilota francese finisce contro il muro esterno e Laffite esce furibondo dall'abitacolo per portare le sue rimostranze allo sconsiderato avversario. Ma quello che vede lo blocca all'istante. Fermo a pochi metri dalla sua monoposto riposa un rottame bianco macchiato di sangue. Il pilota che giace immobile al suo interno è privo di casco e la sua testa è piegata in modo innaturale. Laffite non lo sa, ma quel rivale non poteva far nulla per evitarlo. Perché a quella prima curva ci è arrivato già morto. Questa è la storia di uno degli incidenti più assurdi mai avvenuti all'interno di una pista di Formula 1. Succede tutto una manciata di istanti e pochi metri prima, lungo il rettilineo principale del circuito. U