Lo spettatore #271- Quello che deve fare il simpatico per forza: Deadtime stories (1986)

Eccoli i favolosi e celebrati anni ottanta in tutto il loro splendore, passati attraverso il filtro del film horror antologico dalla qualità televisiva e zeppi di quell'umorismo macabro che spesso risulta molto più imbarazzante che divertente. Prima che Jeff decidesse di schiaffarmelo in prima pagina io di Deadtime Stories non sospettavo nemmeno l’esistenza. Quanto bene stavo nella mia ignoranza, cribbio. Va detto che c'è stata un’epoca nella quale anche produrre robaccia per cassetta voleva dire fare cinema. Se guardassimo Deadtime Stories prestando attenzione alla perizia tecnica, in particolar modo ammirando i gustosi effetti speciali, potremmo quasi cedere all’illusione di star osservando un autentico film. Ma questo avverrebbe solo perché la cura per la qualità non esiste più in praticamente nessun campo, se si esclude l’artigianato del lusso (e nemmeno sempre). La verità è che l’antologia di Jeffrey Delman esaurisce le proprie meraviglie piuttosto in fretta, giusto il tem...