Iuri legge per voi: Non può piovere per sempre (2022) di Roberto Baldini


 

Come ben sappiamo la letteratura erotica non mi scalda particolarmente il cuore. Probabilmente dipende dalla mia scarsa propensione alla fantasia, ma non trovo nulla di conturbante nella lettura degli amplessi altrui, tanto che solitamente preferisco evitare direttamente il genere.
Ora, non che il romanzo breve di Roberto Baldini sia assimilabile esclusivamente a quel tipo di racconto, tuttavia l’autore utilizza molte suggestioni che vengono da lì. Va da sé che per mio gusto un libro già così corto abbia potuto offrirmi poco.
Tra quel poco, però, mi è piaciuta l’idea distopica che sta alla base del soggetto, ovvero la scelta politica di azzerare i sentimenti delle persone dopo un anno dall'inizio di una relazione. Ho trovato divertente speculare su cosa potrebbe succedere in una situazione come questa, così come è intrigante la parte finale dell’opera con la sua conclusione sicuramente spiazzante, anche se, forse per questioni di spazio, poco preparata durante la lettura.
Non Può Piovere Per Sempre si meritava qualche pagina in più, magari un approfondimento ulteriore sui personaggi, che restano poco impressa dopo la lettura.
Si tratta comunque di un racconto scritto bene, che cerca di coinvolgere attraverso metafore credo giuste (ma qui qualche amante del genere potrà venirmi incontro) e un certo rigore stilistico che mi è piaciuto. Non sempre in questo tipo di operazioni letterarie si nota questa cura del linguaggio e al di là di tutto l’attenzione per le parole è sempre un merito.
Ovvio difficilmente lo potrò annoverare tra i miei preferiti, ma se anche voi voleste dare una possibilità a questo autore lontano dalla ribalta, si tratta di una lettura che merita di essere affrontata e dura lo spazio di un caffè.
Altro non vi dirò.

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