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Visualizzazione dei post con l'etichetta David Lynch

Lo spettatore #230- La genesi del Genio: The Fabelmans (2022)

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Ci sarà un motivo se lui è Steven Spielberg e gli altri no, chiedo io. Infatti ogni volta che vedo un suo film resto sempre sorpreso, anche se parla di semplici questioni famigliari o di un’infatuazione per un mezzo di comunicazione. Parliamo di un genio? Non mi piacciono queste etichette che pretendono di descrivere l’assoluto, ma forse in questo caso si. La parola ha senso. Chiaro, non che servisse The Fabelmans per certificare la questione, anche perché probabilmente non è l’astro più luminoso della costellazione Spielberg. Tuttavia il prodotto è una conferma di quella che è la regola dell’orologio (legge che ho inventato io in questo momento e che mi darà la celebrità imperitura). La storia è semplice, direi quasi ridondante per quante volte è stata raccontata nella lunga vicenda umana su questo pianeta: un giovane bimbo sveglio che scopre le meraviglie delle esplosioni, vuole controllarle e, grazie all’aiuto di un genitore che ne riconosce le esigenze, impara come farlo attraverso...

Lo spettatore #213- Un grande disastro?: Dune (1984)

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Era da un po' di tempo che mi ronzava in testa l'idea di riprendere mano Dune. Ma non l' ultimo uscito di cui già trattai a suo tempo e che, come sanno i detrattori, non mi convinse. Io intendo quel disastro in galleria partorito da David Lynch su licenza De Laurentis, figlio impuro del progetto mastodontico di Jodorwsky e spernaccchiato talmente forte da trasformarsi nel simbolo stesso del collasso che coinvolse la gloriosa casa di produzione italiana. Ma il tempo è passato e, anche alla luce dell'ultima interazione, viene spontaneo chiedersi se tutta la ferocia piovuta addosso all'opera fosse giustificata. Parliamone allora, anche se sono convinto che tutti conoscano la risposta a tale quesito. Non ho (ancora) mai letto il romanzo di Frank Herbert, ma, ad ascoltare chi lo ha fatto, si direbnbe un'opera monumentale, spessa come la Bibbia e piena zeppa di intrecci. Un racconto difficile da portare al cinema, a ben vedere, anche se molte delle suggestioni che ...