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Iuri legge per voi: Ombre su Washington (2011) di Michael Beres

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Credo che buona parte del successo riscosso dalle teorie del complotto stia nella loro natura letteraria, cioè quell’insieme di caratteristiche che prevedono perfetti agganci tra elementi molto lontani tra di loro. Il concetto è che non esistono coincidenze, ma ogni cosa che accade è manovrata da qualcuno. Certo, per credere che i poteri forti decidano di rovinare proprio la nostra di vita occorre essere un pelino egocentrici, ma questo è un altro discorso. L’idea di un gruppo di eminenze oscure che tramano per tessere una tenda davanti alla realtà è affascinante, su questo non si può discutere. Deve averlo pensato anche Michael Beres quando ha deciso di scrivere Ombre Su Washington (romanzo del quale non riesco a trovare il titolo originale inglese), che racconta le disavventure di Stanley Johnson a cui pare accadere di tutto in una spirale di sfortuna che non vuole mollarlo mai. È davvero intrigante il meccanismo che Beres muove per raccontarci come la paranoia si impossessa del pr...