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Visualizzazione dei post da ottobre, 2017

I cimeli del cinema #15- Il sapore della vittoria (Remember The Titans)

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Ah, l'integrazione razziale. Tema divisivo capace di gettare i protagonisti del dibattito nell'arcaico scontro tribale delle fazioni. Difficile aprire un dialogo su certi aspetti senza che l'opportunità politica non lo inquini con i suoi slogan pre-confezionati. Ma hey! Raccontare storie serve proprio a questo no? Cosa c'è di meglio di un bel filmone per aggredire l'argomento? L'astrazione consente agli spettatori di immedesimarsi in ruoli che mai riuscirebbero a vivere nella vita quotidiana. E se c'è una bella storia vera da mettere in vetrina, beh, tanto meglio. Bisogna essere coraggiosi e lavorare sui temi più scomodi per aiutare l'evoluzione della società. Solo che non vi ho detto che questa è una produzione Disney. Fregati! Dai, preparate i cuoricini: La vicenda ci porta nella Virginia all'inizio degli anni settanta e ci presenta un luogo nel quale, per la prima volta, si tenta l'esperimento di fondere un liceo per bianchi c

I cimeli del cinema #14- Barry Seal

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“Tratto da una storia vera” è una frase che per molti equivale a una garanzia di qualità, senza la quale recarsi in una sala cinematografica sarebbe come perdere tempo. Io non nutro tutta questa sacralità verso questo disclamer; anzi, negli ultimi tempi ho imparato a nutrire un certo sospetto verso di esso. Specialmente nel caso di film biografici, infatti, il rischio di trovarsi di fronte a opere scialbette e poco profonde è piuttosto concreto. Non amo le distanze che spesso i registi si prendono dallo spettatore nel costruire questo genere di pellicole. Così come, molto spesso, 'ste grandi vite vissute non suscitano in me nessun tipo di interesse. A scavare con attenzione, si rivelano tutte uguali. E tutte noiose. Insomma, se invece di “tratto da una storia vera” un film fosse “tratto da una storia bella” probabilmente tenderei godermelo di più. Barry Seal è un pilota d'aereo e contrabbandiere di sigari che alla fine degli anni settanta viene contattato dall

CDC#13- Rush vs Grand Prix

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I più attenti, tra la radissima schiera dei miei lettori, avranno certamente notato il mio amore per le corse automobilistiche (tra l'altro non ricambiato si direbbe, vista la mia scadente abilità alla guida). Sono affezionato all'aspetto più mainstream dell'argomento, ovvero la Formula 1; tuttavia non disdegno di seguire la 500 miglia di Indianapolis (come avete letto qui ) e non nego di essere capace di imbambolarmi per ore davanti alla TV mentre vanno in onda i camera car notturni dalla 24 ore di Le Mans. Se, inoltre, non è la prima volta che decidete di buttare il vostro tempo tra queste righe, vi sarà capitato di inciampare in un'altra delle mie passioni coltivate malissimo: il cinema. Va da se che quando questi due mondi trovano un punto di contatto, io viva un breve orgasmo prima di mettermi a studiare il risultato di tale alchimia. Non è delirio il mio (non eccessivo almeno), ma la constatazione pratica di come un regista che scelga di mettere in sce