Lo spettatore #230- La genesi del Genio: The Fabelmans (2022)

Ci sarà un motivo se lui è Steven Spielberg e gli altri no, chiedo io. Infatti ogni volta che vedo un suo film resto sempre sorpreso, anche se parla di semplici questioni famigliari o di un’infatuazione per un mezzo di comunicazione. Parliamo di un genio? Non mi piacciono queste etichette che pretendono di descrivere l’assoluto, ma forse in questo caso si. La parola ha senso. Chiaro, non che servisse The Fabelmans per certificare la questione, anche perché probabilmente non è l’astro più luminoso della costellazione Spielberg. Tuttavia il prodotto è una conferma di quella che è la regola dell’orologio (legge che ho inventato io in questo momento e che mi darà la celebrità imperitura). La storia è semplice, direi quasi ridondante per quante volte è stata raccontata nella lunga vicenda umana su questo pianeta: un giovane bimbo sveglio che scopre le meraviglie delle esplosioni, vuole controllarle e, grazie all’aiuto di un genitore che ne riconosce le esigenze, impara come farlo attraverso...