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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

CDC #51- Uno speciale halloween uscito per puro caso- Demoni

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Di Demoni sento parlare da decenni. Un'opera incensata da una marea di intenditori del settore, pronti a descriverla con parole di giubilo e magnificienza. Io, che per trent'anni non ci ho messo gli occhi sopra, sono giunto alla visione con un forte senso dell'evento. Tanto che ho finito per dimenticarmi cosa effettivamente stessi per guardare. Ma, per quanto dipinto come uno dei mostri sacri della cinematografia italiana, Demoni rimane un horror di serie B a basso costo. Questo è bene ricordarselo. Uno strano tizio semi-mascherato se ne va in giro a offrire biglietti dorati. Willi Wonka non c'entra niente (chissà quanta gente avrà già fatto sta battuta), piuttosto quello che la bella Sharon coglie dalle mani dell'inquietante PR è un invito alla prima di un misterioso film che si terrà al cinema Metropol. Seguono problemi. Fa paura Demoni? Ve lo voglio dire subito, così ci leviamo il dente: non sono un appassionato oltranzista del genere horror. Sono c

Un caldo tepore per l'inverno alle porte- The Beauty And The Beast

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Vi racconto una storia. C'è questo ragazzo che ha una amica molto intima. Lei è soggetta all'ansia, quindi a volte sbarella. E' una romantica, quindi sostiene che il ragazzo in questione sia l'unico capace di calmarla. Ma, nonostante ciò leda la sua virilità, lui sa benissimo che le cose non stanno esattamente così. Per quanti sforzi egli faccia, se lei va in crisi gli tocca di tenersela com'è. A meno che non intervenga un altro uomo. Quello che davvero sa lenire i suoi malesseri e rassicurarla quando la vita la prende a schiaffi. Quell'uomo è Ron Perlman: Ora, visti i trascorsi di Ron come Clay Morrow e Hellboy, potreste pensare che all'amica molto intima piacciano i tipi pericolosi. Mentre al nostro ragazzo gli ridono in faccia anche i moscerini della frutta. Eppure non è così semplice. Perlman è nel giro da decenni e durante la sua carriera è andato ben oltre il ruolo da duro che lo ha reso celebre. Il Ron che piace a lei, infatti, arri

CDC #50- Il cyberpunk nel paese più cyberpunk- Akira

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Non amo la CGI. Ok, lo so. Dico sempre le stesse cose. Sono un vecchio rimbambito che insegue la sua dentiera ribelle. Avete ragione. Ma questa volta sono qui per tentare di analizzare la questione più in profondità Perché non è lo strumento il problema, ma l'uso che se ne fa (ecco una frase originale che conferma il mio avanzato stato di decomposizione). Ci sono dei titoloni capaci di integrare la computer grafica in maniera straordinaria. Film nei quali si fatica a distinguere ciò che è reale da ciò che è inserito in post-produzione. Capolavori di FX di fronte ai quali anche io mi prostro. Molta roba di supereroi ad esempio, categoria che non mi risulta simpatica (lo so lo so, sempre le stesse cose), ma che dal punto di vista estetico difficilmente manca il bersaglio. O certe pellicole storiche, o spaziali, o. Insomma ci siamo capiti. Si potrebbe ribattere che anche in questi casi spesso l'età finisce per pesare. Pensiamo all'invecchiamento di Titanic, tanto per

CDC #49- Gli amici di Mary- Saved!

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Certi film adolescenziali puntano tutte le loro carte sullo scollamento esistente tra i giovani protagonisti e i loro genitori. Gli adulti vengono dipinti come imbecilli più infantili dei ragazzi, o, se dice proprio bene, come automi eternamente distratti dalle loro incombenze. Chiaramente c'è un che di ammiccante in questo modo di caratterizzare i personaggi. Tanto per rendere i bersagli di queste storie più inclini all'immedesimazione. Però si nota anche una critica alla facilità con cui i problemi dell'adolescenza vengono dimenticati. A noi cresciutelli le difficoltà dei ragazzi sembrano sciocche e prive di importanza. Non ci si ricorda mai di quanto complicato possa essere quel periodo e di come si finisca per sentirsi soli di fronte a ostacoli che paiono insormontabili. Queste opere, per quanto a volte superficiali, possono diventare un utile strumento di riflessione. Ci avvicinano ai meccanismi di pensiero dei ragazzi più giovani, spesso persi nella nebbia