Post

Visualizzazione dei post da marzo, 2017

Storia romanzata di un capolavoro #2.

Immagine
Avete mai visto 24 Hour Party People? Se la risposta è si ricorderete certamente la scena durante la quale i Sex Pistols tengono un concerto a Manchester davanti a una ventina di disgraziati e capirete subito il senso di questo post. Se invece non avete vissuto questa esperienza e magari siete anche degli esteti raffinati, beh, forse è il momento di fare due chiacchiere. Gli anni 70 per voi sono il regno degli strumentisti sopraffini, così maniacali nella cura del dettaglio. Gente capace di esplorare ogni sonorità offerta dal rock e tradurla in pezzi da quindici minuti ed oltre. Per voi associare la parola capolavoro a Never Mind The Bollocks dei Sex Pistols rischia di essere un esercizio urticante. Intendiamoci, capisco benissimo il vostro stato d'animo. Anni di evoluzione musicale buttati al macero da un disco suonato male, prodotto peggio e sovrastato da una voce soave come un concerto di gessetti su una lavagna. Però, a volte, i pregi di un'opera stanno qualche