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Visualizzazione dei post da giugno, 2021

CDC #135- L'agente rocambolesco: Johnny English Reborn (2011)

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Non sono mai stato un grande appassionato di 007. In vita mia credo di aver visto per intero solamente il Dr. No e Skyfall, oltre che qualche spezzone sparso qui e la. Tuttavia, almeno stando a quanto ci dicono i 400Calci , persino i film di James Bond, in un certo momento storico, si sono trasformati in parodie di se stessi. Una tendenza, quella di prendere in giro l'impeccabile agente al servizio di sua maestà, vecchia quanto il cinema stesso evidentemente. Ma forse anche un modo per Rowan Atkinson di liberarsi dallo scomodo personaggio di Mr. Bean prima di diventarne schiavo. Secondo episodio della saga, questo Reborn ci piazza davanti alle rocambolesche vicende del simpatico agente segreto alle prese con un oscuro complotto ai danni del primo ministro cinese. Tra risate e inseguimenti il divertimento è assicurato! Se le frasi appena lette vi paiono la stanca descrizione stampata sulla copertina di un DVD è perché potrebbero esserlo. In effetti dire qualcosa di più di un film

CDC #134- Il battaglione ritrovato: 1917 (2020)

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Tempo fa contribuii al decadimento culturale del web parlandovi del Battaglione Perduto , film di propaganda militare ambientato durante la prima guerra mondiale. Un'opera del 2001 destinata all'oblio, a dire la verità, pregna com'era di quell'eroismo figlio di sceneggiature banali, che ignorano il brutto ed esaltano gli aspetti eroici dei conflitti. Sono passati vent'anni dal giorno in cui il Battaglione Perduto vide la luce. Un periodo durante il quale un essere umano diventa maggiorenne, ma non sufficiente a mettere su di uno schermo le atrocità di uno degli scontri più sanguinosi della storia in modo onesto, a quanto pare. Si perché, al netto della tecnica utilizzata da Sam Mendes, non è che il frutto sia cascato così lontano dal ramo. Del resto lo ha candidamente dichiarato Mendes stesso. Quest'opera nasce per omaggiare il nonno realmente impegnato nel primo conflitto mondiale e si sviluppa prendendo spunto dai suoi racconti. Storie da reduce quindi. Av

CDC #133- Nebbia con sorpresa: The Mist (2007)

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Insieme a "tratto da una storia vera" la frase "Ispirato a un racconto di Stephen King" è una di quelle che più spesso vediamo comparire nei titoli di qualche produzione cinematografica. Ed è pure presagio di sventure, per altro, dato il trattamento sovente riservato al Re dal grande schermo. Tuttavia è difficile non cedere alla tentazione quando si parla di The Mist. Uno dei racconti che preferisco dello scrittore, perché capace di condensare in relativamente poche pagine tutta l'opera del buon Stefano. Del resto non dev'essere stata difficile la scelta del racconto, anche per una produzione a budget limitato come questa. Girato praticamente in un'unica location, son bastate un paio di macchine del fumo abbastanza potenti e un miscuglio di effetti digitali e analogici per portare a casa la pagnotta. Anche perché ho l'impressione che a Frank Darabont più che i mostri là fuori interessassero quelli qui dentro. Mrs. Carmody ad esempio: quando entra in

CDC #132- Lo stesso lato della medaglia: Ella Enchanted (2004) vs. Snowpiercer (2014)

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Hollywood ha gettato la maschera. Quella che aleggiava nell'aria sotto forma di sgradevole sensazione si è concretizzata come solida realtà. L'Academy premierà solo prodotti che si occupino di diffondere messaggi edificanti. Diventa ufficiale, quindi, l'assioma secondo cui non è il come racconti le tue storie, ma il cosa ci metti dentro a contare. Un disastro, narrativamente parlando, che metterà definitivamente le ali a tutti coloro che sapranno intercettare la nuova moda umanitaria del momento, consentendo al lavaggio di coscienza di diventare l'unico vero valore in campo. Ora, io potrei sbattere i pugni e fingermi indignato per la piega presa dagli eventi. Ma non sono nato ieri (e nemmeno l'altro ieri, purtroppo), e so benissimo che i desideri delle major diventeranno la nuova legge del gradimento occidentale. Tanto vale prendere una canoa robusta e prepararsi ad affrontare il grande fiume melassa che ci attenderà da qui a breve. Bisogna dire e pensare le cose gi

CDC #131- Ridatemi indietro gli occhi: Il Tagliaerbe (The Lawnmower Man, 1992)

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Il futuro é qui signore e signori. Portafoglio permettendo, é sufficiente scendere allo spaccio sotto casa, acquistare un kit VR completo e ci si può gettare a capofitto nel mondo digitale per vivere incredibili avventure. Verrebbe da chiedersi quale senso possa esserci a guardare adesso un film vecchio di trent'anni, figlio di un'epoca nella quale queste applicazioni venivano evidentemente considerate esoteriche. Beh, magari potrebbe essere interessante analizzare il cambiamento di prospettiva nei confronti di tale tecnologia. Il modo che la civiltà ha trovato per adattarsi alle novità. La visione meno ingenua che ci ha portato lo sviluppo ossessivo. Potrebbe appunto. Non fosse che parliamo di un film totalmente sfigurato da una trama senza alcun senso. Il Tagliaerbe sembra uno di quei prodotti hollywoodiani pieni di lucette colorate ed effetti stupefacenti, ma si tratta di un B-Movie nell'anima con ambizioni da capolavoro visivamente rivoluzionario. La realtà, inesorabil

CDC #130- Arriva dal futuro per aggiustare un presente già passato: Timecop (1994)

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C'è stata un'era capace di inaridire forse per sempre il mondo del cinema. Un periodo buio come la tana di un demone durante il quale un tizio come Jean Claude Van Damme trascinava orde di appassionati nelle sale. Un tempo tragico capace di modificare il futuro. Bisognerebbe tornare indietro e aiutare i nostri antenati a rinsavirsi per darci la possibilità di vivere in un mondo migliore. Proprio come fossimo poliziotti del tempo. Al di la della facile ironia uno non è che va a vedere Van Damme per gustarsi una performance degna dell'Actor Studio. Il belga sa fare le spaccate come nessuno e mena calci volanti che è un vero piacere (andresti bene per Broadway, gli dice il suo sagace avversario. Beccati questa JC). A cosa serva infilarlo in un soggetto pieno di problemi come quello del viaggio nel tempo resterà un mistero insondabile. C'è da dire che Peter Hyams non sembra prendere molto sul serio l'argomento, limitandosi a trattarlo come se non comprendesse paradossi

CDC #129- Non chiamatelo Jack: The Limehouse Golem (2017)

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Alzi la mano chi non conosce la storia di Jack Lo Squartatore. Ok, va bene, non vedo le vostre mani. Non ci pensavo, scusate. Comunque immagino che molti tra voi siano giunti a conoscenza delle peripezie perpetrate dal più famigerato assassino seriale della storia. Del resto Jack è stato raccontato in decinaia di libri e film, fin dai tempi in cui le cronache iniziarono a parlare di lui. Chissà cos'è che ci affascina di questi esseri? Ad ogni modo le vicende di Jack sono belle, ma solo finché non stancano. Quindi cosa c'è di meglio che riprenderle in mano cambiando il nome d'arte dell'omicida? Non rispondete a questa domanda. Ve lo chiedo per favore. E' vero. Ufficialmente Juan Carlos Medina per la sua sceneggiatura si rifà a un romanzo di Peter Acroyd, pure alquanto appassionante si direbbe dai commenti che si trovano in internet. Anche se per ora preferisco andare sulla fiducia. Però fatico a credere che il regista non si sia quantomeno ispirato alle vicende dello

CDC #128- Trappole tecnologiche e mostri ancestrali: Demoni 2... L'incubo Ritorna (1986)

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Demoni poteva contare su un'idea. Al di là del risultato finale, Bava faceva perno sul concetto metacinematografico dei mostri che uscivano dallo schermo e su quello basava la costruzione di una trama non precisissima ma comunque avvincente. Come replicare quel successo nel 1986, quando le sale iniziavano a dare i primi segni di agonia? Beh, sfruttando lo strumento che più di tutti ha allungato la vita dei B-Movie a tema horror nel disgraziato decennio. Che fosse una bella serata d'estate di fronte ai deliri dello Zio Tibia, oppure un momento di vita passato ad ascoltare i clangori di un apparecchio VHS, era dalla televisione che si poteva ammirare i terrori a basso costo. Un bene, da un certo punto di vista. Ma anche un male, almeno stando alle scelte stilistiche del regista. Ah, questi nuovi grattacieli tutti comandati dall'elettronica. Poi succede che un demone esce dalla TV ed ecco, fatto il danno. Se poi li riempiamo di inquilini idioti è facile capire come una tranqu

CDC #127- Cloni difettosi: Abraham Lincoln vs Zombies (2012)

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Negli anni novanta genitori e nonni si mettevano a caccia del regalo perfetto e quando compravano per pochi spiccioli quella macchinetta per giocare che in TV pubblicizzavano a settecento carte, tornavano a casa fieri della loro abilità negli affari. Fu così che intere generazioni di sfortunati pargoli trovarono sotto l'albero una Polystation. Giovani e giovanissimi subirono traumi esistenziali che nessun “tanto è la stessa cosa” riuscì a curare. Ecco, la Asylum Productions è per il cinema quello che quei produttori cinesi di cloni Nintendo erano per i videogiochi. Agli avventati spettatori il compito di ereditare i ruoli di ingenui genitori e sciagurata prole. Avventurarsi tra i cestoni del supermercato può rivelarsi mestiere pericoloso. Soprattutto quando qualche subdolo furbone tenta di trarti in inganno con prodotti che ti ricordano qualcosa, ma che in realtà sono falsi come monetine da tre Euro. Il 2012, nella fattispecie, pareva l'anno di Lincoln. Dal mattone di Spielber