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Visualizzazione dei post da gennaio, 2019

Linea alla regia! vers 2.0.1.9.

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A volte mi sento davvero stanco. Sapete com'è: giornate dure, fastidi, gente. L'unico desiderio che provo è quello di stendermi e non pensare a nulla. In quei momenti la televisione peggiorerebbe solamente le cose. Lascio che sia Youtube a prendersi cura di me, con il suo catalogo di filmati frivoli e altamente rilassanti. Basta cercare un po'. E' così che sono finito su uno di quei rulli pubblicitari risalenti all'alba dei tempi. Inevitabile come le tasse, la nostalgia mi ha avvolto con il suo marcescente sudario. Perché in mezzo a quelle canzoncine ci ho passato l'infanzia. Gli anni migliori, quando me ne potevo fregare di tutto. Ai tempi le odiavo, è vero, ma rivederle oggi riporta alla luce ricordi di quando bastava il sapor di cioccolato a rendere il latte prelibato. Si va bene. Ho un cuore di panna. 10 Print “Coca Cola di più” 20 Print “Con una pioggia di Smarties cioccoliamo la città” 30 Print “Per una parete grande ci vuole il pennel

CDC #60- Davvero è questa la nuova paura?- It Chapter One

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Ho voluto aspettare un po' prima di affrontare la visione di questo film, All'epoca della sua uscita ricordo che non si parlava d'altro e l'esaltazione collettiva (abilmente costruita da WB) esercita una brutta influenza quando si vuole affrontare un titolo con il dovuto distacco. Ancor di più per chi, come me, è un devoto all'opera kinghiana, quindi già poco razionale di suo. Poi però la piena è passata, lasciando il nulla dietro di se. Succede sempre così se ci fate caso: scoppia un fenomeno totalizzante, tiene banco nelle discussioni sugli stupidi social per qualche tempo e sembra essere qualcosa di definitivo. Poi scompare e nessuno lo ricorda perché è arrivato un nuovo fenomeno totalizzante in città. Che tempi. Per fortuna che ci sono i supereroi come me, disposti a prendersi il giusto tempo per affrontare le cose. E' di noi che dovreste parlare sui social! Scusate mi è suonato il timer, è l'ora della mia medicina. Un mostro fa scomparir

CDC #59- La critica cinematografica di Virzì- Notti Magiche

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Dev'esserci un accordo non scritto: tutti i registi di valore, prima o poi, devono mettere in scena una riflessione sul mondo del cinema. Sarà che lo conoscono troppo bene. Sarà che vogliono prendersi in giro. Sarà che ritengono opportuno offrire alla gentaglia come noi un monito per non mitizzare quel covo di serpi. Sarà perché ti amo. Persino Fellini, ai suoi tempi, costruì uno dei più grandi capolavori della storia illustrando il processo creativo che stava alla base della sua opera. Ma il mondo è andato avanti e per le suggestioni oniriche non pare esserci più spazio. Così ecco Virzì, uno di quelli grossi al giorno d'oggi, gettare uno sguardo cinico e disincantato su un ambiente che pare capace solamente di succhiare energie fresche per mantenere in vita vecchi ruderi saccenti. E chissà che le Notti Magiche non siano state scelte con qualche intento autobiografico. Fuori da un bar si sta guardando la disgraziata semifinale tra Italia e Argentina. Nel bel mezz

CDC #58- Pazzi dal futuro- L'Esercito Delle 12 Scimmie

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Fin dalla più tenera età sentiamo Doc Brown ripetere a Marty McFly di non interagire con il passato per evitare cataclismi cosmici imprevedibili. Che tanto il passato non vuole essere cambiato e farà qualsiasi cosa per impedirlo. Ma una volta che sei lei cosa fai, stai fermo? Ecco quindi le teorie sul multiverso, sulle dimensioni parallele, sul bivio che l'esistenza prende ogni volta che avviene una modifica. Spiegazioni di facciata, che spesso accettiamo perché è dannatamente difficile costruire un progetto quadrato sull'argomento. Si, i viaggi nel tempo sono una rogna. Eppure un modo per farli funzionare c'è. Ma bisogna prendere in considerazione l'idea che il tempo non sia un film che percorre una direzione unica e inevitabile, quanto l'insieme dei suoi fotogrammi che possiamo vedere quando ci pare. Certo, bisognerebbe essere pentandimensionali per farlo, ma stai a guardare il capello. Tanto, finché c'è Terry Gilliam, tre dimensioni ci bastano e ci a

CDC #57- L'antifantozzi- Sole A Catinelle

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C'è stata un epoca durante la quale le commedie all'italiana si lasciavano dietro un leggero velo di amarezza. Si rideva eh, ma una volta finita la visione ci toccava riflettere sulla disperazione latente dei personaggi. Caratteri grotteschi ai quali capitavano situazioni assurde, al limite del credibile. Eppure non si poteva negare che li in mezzo ci fosse qualcosa di noi. Qualcosa di tragicamente nostro. Ma niente paura. Ora tutto questo è finito. E' arrivato Checco Zalone! Checco è un uomo ambizioso ma incapace. Vive al di sopra delle proprie possibilità e firma un finanziamento dietro l'altro per riempirsi la casa di stronzate. Almeno finché gli ufficiali giudiziari non si riprendono tutto. Al verde, Checco deve però mantenere una promessa al figlio ed è determinato a farlo. Lo porta in vacanza. E se sulle prime 'sta cosa non funziona, quasi per caso, grazie a un espediente narrativo che non è per nulla forzato, i due si trovano proiettati nel mon