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Visualizzazione dei post da settembre, 2019

CDC #81- Pazzi senza frontiere: Violent Cop

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Ma voi ce lo vedete Claudio Lippi interpretare un poliziotto totalmente fuori di testa che picchia i criminali e stermina intere gang senza quasi proferire vocabolo? No perché per noi diversamente giovani Takeshi Kitano era più o meno quella roba li. Il bizzarro padrone del castello che ci introduceva nel mondo di Mai Dire Banzai, versione giapponese e vagamente sanguinolenta dei nostri Giochi Senza Frontiere. E' che a noi mancano queste figure eclettiche. Proprio culturalmente. Certo, sono esistiti i Vainello e i Tognazzi, ma si parla di una televisione diversa, impensabile al giorno d'oggi. Resta praticamente solo Checco Zalone . Che va al cinema a fare sempre Checco Zalone. Che se piace e fa ridere magari va anche bene. Ma se proprio non lo mandate giù sono dolori. Fatto sta che Kitano nei panni del poliziotto impazzito ci sta benissimo. Quella faccia assemblata con il Das è la maschera giusta per il personaggio che ha in mente. Quando l'inquadratura ce lo

CDC #80- Sconfiggere la calura: SOS Fantasmi

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Molto tempo fa il pianeta terra ribolliva soffocato dalle esalazioni sulfuree. I pochi sfortunati che lo abitavano dovevano difendersi da terrificanti creature alate assetate di sangue, respirando una miscela acquosa arroventata dalle fornaci demoniache. I lamenti dei dannati udibili in ogni anfratto parlavano una lingua arcaica oggi conosciuta come spagnolo. Quell'era terribile viene ricordata con un nome che al solo pronunciarlo provoca sgomento. Un nome nefasto che rammenta a tutti quanto crudele possa diventare il destino. Quel nome è: estate. Non esisteva metodo efficace per sfuggire alla presa bollente del diavolo che l'aveva creata. Molti ci provarono, ma quasi tutti fallirono, schiacciati tra le danze degli angeli caduti che lanciavano anatemi impronunciabili verso i poveri umani. Parole terribili come despacito, noche, me gusta mucho. Poi, un giorno, un'eroe uscì dalle fiamme brandendo un'arma lucente. Ciò che restava dell'umanità, ormai sconfitta,

CDC #79- Exploitation Mad Max - I Nuovi Barbari

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Diciamoci le cose come stanno. Ci piace un sacco tessere le lodi di Mad Max, ricordando come l'opera di Miller sia stata capace di ispirare l'ambientazione post-apocalittica per tutti gli anni ottanta e oltre. Affascinati e sedotti dalla trilogia abbiamo rivisto le gesta del pazzo Max nelle battaglie di Ken Shiro e nella moda punk degli Wild Boys. Ci siamo innamorati a tal punto dello spettacolo pessimista di George Miller da lasciarci sfuggire il punto forse più importante di tutti quanti. Ma quanti danni ha causato Mad Max? Perché quando qualcosa ha successo tutti provano a replicarne i meccanismi; è il sale dell'exploitation. Agli albori degli anni ottanta chiunque volesse costruire un film ambientato dopo la catastrofe doveva guardare al lavoro di Miller. O magari a 1997. O, dio ce ne scampi, a entrambi. Spesso, però, ci si dimentica come sia stato solo il secondo capitolo della trilogia gettarci in faccia l'estetica tanto iconica che oggi amiamo citar