Lo spettatore #189: Spogliare i miti dai loro orpelli- La Casa di Jack (The House That Jack Built, 2018)

Inutile fingere sdegno. Il serial killer è un mito letterario bello e buono. Queste figure affascinano per la loro capacità di andare contro la legge e la morale, a causa della loro totale indifferenza alle convenzioni sociali e, non di rado, a un'intelligenza percepita come assai superiore alla media. Sono soggetti che, anche quando ritratti come nemici dei protagonisti, restano attaccati al cuore del pubblico. Loro scavalcano i nostri freni inibitori e sono dotati di un livello di coraggio a noi è precluso. Come si fa a scrivere una storia che ne parli male e sperare che funzioni? Beh, basta essere Lars Von Trier, uno che delle citate convenzioni se ne sbatte anche se non è un serial killer (almeno credo). Quando il regista presenta Jack ci troviamo di fronte a un assassino ancora inconsapevole della propria natura, che come tutti soffoca le pulsioni violente consapevole che sia la cosa più giusta da fare. Ma poi incontra una scema totale e scatta qualcosa. Ma non pensate alla na...