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Visualizzazione dei post da novembre, 2019

CDC #86: Nostalgia in formato magnum- Zoolander 2

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La prima e unica volta che ho visto Zoolander risale al 2001. Il vago ricordo che ne conservo mi suggerisce di un film totalmente idiota ma che grazie alle assurde espressioni forzate e alla tenera stupidità dei protagonisti si è conquistato un piccolo posto tra i cult della cinematografia comica. La coppia Stller-Wilson all'epoca frantumava i botteghini e la freschezza dei loro personaggi provocava a tutti attacchi irrefrenabili di faccette Magnum da sfoggiare in giro per il globo. Beata gioventù. Dio quanto si era cretini. Poi, dopo mezzo trilione di ere geologiche, Stiller ci rifà e porta a tutti noi il seguito di una storia che di seguiti non ne sentiva il bisogno. E io qui a chiedermi se sono cambiato io o se siano cambiati loro. Del resto Stller se la gioca sui concetti di tempo che passa, delle icone che sbiadiscono e delle novità incomprensibili. C'è pure da capirlo: nel suo periodo d'oro Ben ci faceva divertire in ogni commedia che giungeva dalla col

CDC #85- La Cina lontana: L'Arrivo Di Wang

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Credo che se L'arrivo Di Wang fosse nelle sale oggi potrebbe scatenare un polverone. Non che otto anni siano un'era geologica. Però, con quello che sono diventati i social ai giorni nostri e quella tendenza a polarizzare qualsiasi argomento, certe scelte narrative dei Manetti avrebbero smosso qualche buona coscienza. Il che magari non sarebbe stato un male. Tutta pubblicità gratis. Che ne dite? Bah, in realtà non mi interessa. Dovevo solo scrivere un'introduzione. Fin dai suoi primi vagiti, osservando la messa in scena, il gelo del digitale e l'ovatta dei suoni, si capisce cosa stiamo guardando. L'Arrivo Di Wang è un film indipendente a basso costo e non prova in nessun modo a nasconderlo. Il che va bene. Anche perché le idee alla base di questo lavoro sono intriganti. Come la scelta del cinese, ad esempio. Un tocco delicato che da a tutta la narrazione un non so che di assurdo capace di colpire nel segno. La storia è un gioco di rivelazione progress

CDC #84- Il primo vendicatore: Howard E Il Destino Del Mondo

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Umiliato, vilipeso, ridicolizzato. Il destino di questo film ricorda molto da vicino i primi passi nel nostro mondo del suo protagonista. Ma se il papero Howard risce nel suo percorso di redenzione, si può dire altrettanto della pellicola di William Huyck? Si lo so che conoscete già la risposta. Ma abbiate pazienza. Howard E Il Destino Del Mondo è pieno di difetti. Una sceneggiatura balbettante, un ritmo ondivago, una messa in scena invecchiata alla velocità della luce. Ma se prima di un film con un papero parlante, Sky consiglia la visione ai bambini accompagnati, si capisce che il mostro abita un po' più in profondità. Da una parte esiste un fumetto che mi suggeriscono essere piuttosto maturo. Dall'altra il perbenismo della collina e le mani unticce di George Lucas. Si quello capace di gettare l'epica della sua storia tra gli escrementi di un branco di orsetti pucciosi . Esatto, quello in grado di partorire da li a dieci anni il simpaticone più odiato del g

CDC#83- Il genitore di Avatar: Aida Degli Alberi

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Stupisce come nell'anno di grazia 2019 ci troviamo in tv La Serie Evento, mentre diciotto anni fa la nostra animazione poteva offrirci prodotti come Aida Degli Alberi. Che non sarà un capolavoro Pixar, per carità. Ma comunque si giocava bene il suo mazzo di carte. Creato dallo studio Lanterna Magica, Aida Degli Alberi racconta la classica storia pregna di buoni sentimenti come ogni bravo cartone animato rivolto ai più piccoli è tenuto a fare. Non è certo nelle pieghe della vicenda, infatti, che Aida mostra le sue doti migliori. Una mandria di buoni che fa a gara per capire chi ha il cuore più grande, si contrappone ai piani del malvagio Ramfis. Fin troppo stilizzato, certo, specialmente per un adulto che cerca storie interessanti. Ma magari adatto a un pubblico di infanti desiderosi di fare gli occhioni davanti allo schermo, chi lo sa. A far colpo piuttosto è la capacità di integrare le tecniche classiche alla grafica in 3D, cosa che nel 2001 non potevano permetter