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Visualizzazione dei post da novembre, 2017

I cimeli del cinema #18- La Torre Nera (The Dark Tower)

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In rete sono stati lanciati talmente tanti escrementi su questo film che mi sono convinto fosse un prodotto aberrante. Nonostante tutti i segnali di avvertimento, mi sono voluto avvicinare comunque alla Torre Nera in versione cinematografica e, dopo averlo visto, posso dire tranquillamente che ho trovato tutta la crudele ironia del web fuori posto. La pellicola mi è sembrata un discreto passatempo, capace di divertire e anche di giocare con certi simboli provenienti dall'opera che lo ha ispirato. Poi è vero (e ovvio); se cercate qui la trasposizione cinematografica della saga ideata da Stephen King siete proprio fuori strada: “L'uomo in nero fuggì nel deserto e il pistolero lo seguì” è una frase capace di farmi venire la pelle d'oca e sono sicuro di non essere l'unico. Ed è esattamente il modo in cui la saga creata da Stephen King inizia. Un incipit tra i più riusciti che abbia mai letto, siete d'accordo? Ecco, dimenticatelo. Al di la di un paio di c

CDC #17- A spasso nello spazio- Passengers

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L'uomo e il cosmo: cosa potrebbe andare storto quando la raffinatissima tecnologia del genere umano si confronta con la vacuità dello spazio? Se non appartenete a una tribù della foresta amazzonica e utilizzate quotidianamente gli straordinari manufatti creati dai vostri simili, potreste anche rispondere che in realtà di problemi se ne potrebbero presentare parecchi. Specialmente quando gli ingegneri costruiscono un'astronave incapace di deviare la propria rotta per evitare di infilarsi in una tempesta di asteroidi e segnala allarmi a tutto spiano ad un equipaggio immerso nel sonno criogenico. Ma fingiamo che il futuro della navigazione spaziale sia in mano ai mentecatti e sorvoliamo. Del resto al film non pare interessare più di tanto la congruenza. Il suo scopo è quello di farci sentire la claustrofobia di un uomo emerso troppo presto dal sonno glaciale. Nella bellissima scenografia dell'astronave il buon Chris Pratt deve combattere contro una solitudine tal

I cimeli del cinema #16- L'Inganno (The Beguiled)

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Quando un predatore si mette a cacciare delle prede organizzate in gruppo, gli conviene sempre preparare bene il terreno prima di sferrare il proprio attacco. Un gruppo di individui è pieno di fragilità: dalle rivalità interne emergenti a causa della conquista di un premio, alla battaglia eterna per la leadership che contrappone gli elementi più forti. Ma, se la strategia del predatore non ha funzionato, quando il gruppo si sente in pericolo tende a mettera da parte ogni divergenza, a compattarsi e a difendersi. Quand'anche gli individui, presi singolarmente, possano essere più deboli, il gruppo li rafforza e ne unisce le competenze. Perché il gruppo è un essere vivente a se stante, che protegge i propri componenti e tende a perpetrare se stesso. A scapito del povero predatore, naturalmente, che è destinato a perdere rovinosamente la caccia. Ma anche ai danni dei propri componenti, costretti a rinunciare eternamente a ogni forma d'indipendenza. Non è vero miss Edwina?