Lo spettatore #269- Salvare il Natale: Uno Rosso (Red One, 2024)
Tolto questo e il finale zuccheroso immancabile in una pellicola di questo genere, devo però ammettere che Red One sa essere simpatico. Magari non divertentissimo, ma simpatico e quantomeno le sue due orette, per quanto un filino troppe, riesce a portarsele a casa grazie a delle trovate indovinate.
L’idea di presentare il caro vecchio Santa C. come un capo di
stato con tanto di guardia del corpo e servizio di sicurezza iper tecnologico è
vincente, aiuta The Rock a entrare nel flow e muove una sceneggiatura (scritta
da tal Chris Morgan su soggetto di Horam Garcia, se vi interessa) che
quantomeno trova un modo originale di entrare in scena. Poi son d’accordo anche
io, sotto la patina da commedia splapstick guidata da un Chris Evans che si
diverte come un riccio e si vede, si cela la classica fiaba di Natale che
finirà per coprire tutte le intenzioni e posso anche condividere l’opinione
(che forse nessuno ha nemmeno mai espresso) secondo la quale Mamma Ho perso
L’Aereo era capace di osare di più e più a lungo. Ma siamo nell’era della cosa
giusta, non si può nemmeno pretendere troppo.
Curiosa la scelta del villain, affidato alla strega di
Kiernan Shipka, attrice che ho visto crescere e che forse è qui per
richiamare le menti più giovani verso un prodotto dal tema non particolarmente
alla moda per loro. Tuttavia la ragazza ci dà dentro, prende la questione
seriamente e il suo viso, che già mi infastidiva quando da bambina tormentava
l’esistenza di January Jones, si rivela indovinato per essere indossato da una
strega secolare decisa a sistemare i torti del modo seguendo metodi piuttosto drastici. L’aspetto destabilizzante
della questione (si fa per dire ovviamente) è che solitamente i giovani attori
in rampa di lancio vengono schierati dal lato dei buoni, possibilmente come
protagonisti, spesso gli unici a poter usufruire di un cervello funzionante.
Questo ribaltamento se non altro dimostra come Jake Kasdan sotto lo sguardo
severo di Jeff volesse proporre qualcosa di fresco.
Una cattiveria forse immeritata per una pellicola che in fin dei conti se ne va via piuttosto liscia. Se nemmeno a Natale riusciamo più a essere buoni chissà cosa ne sarà della nostra società




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