Lo spettatore #278- Giù le mani dal camper: Blood and money (2020)
I gelidi boschi del Maine settentrionale sono luoghi ideali dove nascondersi e sparire dopo una rapina. Basta solo non trovarci qualcuno abile con le armi e con nulla da perdere. Detta così e vedendo la faccia di Tom Berenger capeggiare sulla locandina, Blood And Money potrebbe anche sembrare un filmaccio d’azione di quelli che si facevano una volta. Ma no, non lo è, o almeno non lo è finché non prova ad esserlo e allora diventa un disastro. In realtà questa è una bestia piuttosto strana: per una buona metà della visione abbiamo a che fare con una pellicola riflessiva, quasi intimista mi verrebbe da dire. Il Jim Reed di Tom Berenger è un uomo solitario, sconfitto da una serie di avvenimenti tra cui la morte della figlia provocata da lui stesso, un matrimonio in frantumi e la rottura dei rapporti con l’altro figlio con il quale non si sente da un anno. Ecco, se tutto ciò non bastasse Jim è pure malato, molto malato, malato al punto da cascare in terra svenuto durante i suoi attacchi di ...