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Visualizzazione dei post da giugno, 2025

Lo spettatore #258- Una melma paludosa: Mississippi Burning (1988)

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Odio usare termini assoluti quali “capolavoro”. Li trovo appiattenti, sovraesposti e ormai quasi vuoti, visto l’utilizzo facile che se ne fa. Però caspita, talvolta sembra che te le vogliano proprio strappare con la forza certe parole. Penso all’elemento più evidente della pellicola, ovvero il campionario di facce giuste indossate dal personaggio giusto. Voglio dire: a parte Gene Hackman e Willem Defoe, che già di loro funzionano alla grande come investigatori complementari, opposti negli approcci eppure funzionali allo stesso modo nel perseguire gli obbiettivi, qui a ogni ruolo è abbinato un attore che pare nato per interpretarlo. Brad Dourif ad esempio lo avevamo già visto nei panni di cattivo al cinema. Anzi, oserei dire che a quei tempi era quasi un’istituzione. Eppure qui il suo sguardo allucinato e il viso da teppista trovano il perfetto incastro, perché il vice sceriffo Clinton Pell è prima di tutto un figlio della sua terra, luogo dove certe angherie non sono solo tollerate, m...

Lo spettatore #257- Strade polverose e cavalli: Race For Glory (2024)

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Non sono un appassionato di rally, tuttavia quando nell’elenco appena stilato dalla piattaforma è comparso un nuovissimo film di corse non ho proprio potuto privarmi dell’emozione. Poi il fatto che Race For Glory potesse rivelarsi la delusione del 2024 era compreso nei pronostici, ma dargli una possibilità mi sembrava doveroso, se non altro per l’impegno messo nel portare sullo schermo l’epica impresa della Lancia 037, capace di sfidare e battere la mostruosa Audi Quattro, una storia troppo poco raccontata per il valore che contiene. Le aspettative, lo ammetto, erano un po’ bassine. Avevo sentito parlare di Race For Glory, ma da quello che vedevo in giro non mi pareva la risposta italiana ai colossal americani a tema. Tuttavia una pellicola intima e ben costruita tipo Veloce Come Il Vento sarebbe stata sufficiente a placare la mia sete di cinema rombante. Stefano Mordini ha per le mani due grossi calibri quali Riccardo Scamarcio (che figura pure tra i produttori e gli sceneggiatori) e ...

Lo spettatore #256- Chiacchiere a vuoto: Le Confesstioni (2016)

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Il DVD di Le Confessioni se ne stava a prendere polvere negli anfratti della mia magione da chissà quanti anni, comprato sotto l'effetto di qualche incantesimo dimenticato. Basterebbe contare i giorni passati prima di infilarlo nel lettore e fargli fare il primo (e probabilmente unico) giro di giostra per capire che, se anche comprassi ancora supporti fisici per i film, non rifarei una scelta del genere. Siamo a una riunione del G8, una di quelle determinanti per stabilire il futuro del mondo, ospitata in una sfarzosa villa antica piena di agi e servitù. Gli otto grandi però sono consapevoli di essersi un filo allontanati dal sentire comune, così, oltre al capoccia della Banca Centrale, invitano anche tre ospiti chiamati a testimoniare le loro azioni: una scrittrice di favole per bambini, un cantante famoso ma un po’ consumato e un monaco italiano che parla poco. Solo che durante il primo pernottamento il banchiere ci lascia la ghirba e il monaco, in quanto ultima persona ad averlo...