Un caldo tepore per l'inverno alle porte- The Beauty And The Beast

Vi racconto una storia. C'è questo ragazzo che ha una amica molto intima. Lei è soggetta all'ansia, quindi a volte sbarella. E' una romantica, quindi sostiene che il ragazzo in questione sia l'unico capace di calmarla.
Ma, nonostante ciò leda la sua virilità, lui sa benissimo che le cose non stanno esattamente così. Per quanti sforzi egli faccia, se lei va in crisi gli tocca di tenersela com'è.
A meno che non intervenga un altro uomo. Quello che davvero sa lenire i suoi malesseri e rassicurarla quando la vita la prende a schiaffi.
Quell'uomo è Ron Perlman:

Ora, visti i trascorsi di Ron come Clay Morrow e Hellboy, potreste pensare che all'amica molto intima piacciano i tipi pericolosi. Mentre al nostro ragazzo gli ridono in faccia anche i moscerini della frutta.
Eppure non è così semplice.
Perlman è nel giro da decenni e durante la sua carriera è andato ben oltre il ruolo da duro che lo ha reso celebre. Il Ron che piace a lei, infatti, arriva direttamente dal 1987 ed è protagonista di una serie intitolata The Beauty And The Beast. Esatto, l'ennesimo adattamento della favola.

Niente abiti gialli e balli sfarzosi però. La vicenda qui narrata è ambientata ai nostri giorni (o meglio, ai loro giorni visto che se ne sono andati trent'anni) e vede come co-protagonista la Linda Hamilton di Terminator. I due duri più duri del cinema anni 80 si ritrovano a interpretare una coppia che non può permettersi di vivere l'amore.
Perché Linda vive nella New York di sopra, tra un lavoro che ha anche fare con il legale e le lucine colorate della mela, mentre Ron (che chiameremo Vincent, per semplicità) sta con i suoi amici reietti nel sottosuolo, tra effluvi di fogna e caverne illuminate dalle candele.
Non ho visto molte puntate di questo telefilm, sarò onesto. Ricordo che lo passavano in tivù quando giocavo coi Lego, ma all'epoca non ci badavo troppo.
Oggi, grazie allo sguardo infallibile che mi contraddistingue, ho potuto metterci un po' più di attenzione e uno schema mi pare di averlo notato.
Strutturato come una serie di episodi a trama verticale, direi che utilizza il tormentato rapporto tra Sarah Connor e Vincent come una sorta di McGuffin, almeno nella maggior parte dei casi. Il vero nucleo delle storie è rappresentato da un personaggio x che intreccia la sua vita con quella dei due e che viene agevolato da loro a risolvere qualche tormento.
Se da un punto di vista scenografico il prodotto non se la cava malaccio, va detto che, da quanto ho potuto vedere, i raccontini che ci propone sono zeppi di buoni sentimenti, privi di personaggi negativi e destinati a risolversi senza troppi patemi d'animo. Nulla di imperdibile sembrerebbe.
Ma la nostra amica molto intima ne va matta. Ha il cuore tenero? Forse, ma c'è di più.


Come facile notare da questo intenso primo piano, Vincent non ha esattamente la faccia di Ron Perlman. Non mi è dato sapere il perché.
Quello che è certo, però, è che la sua deformazione, unità all'amore paterno di un personaggio che gli autori hanno voluto chiamare Padre (che originalità), hanno reso Vincent un uomo molto riflessivo. Sa che se molla via una manata artigliata può staccare la testa a un toro, ma proprio per questo sembra aver imparato a gestire le proprie emozioni.
Ecco, devo convenire con la nostra amica molto intima che ascoltarlo parlare è un'esperienza rilassante.
Davvero, quando la vita ci pone di fronte a sfide fastidiose portate da persone irritanti, viene da chiedersi: ma cosa farebbe Vincent per calmare la situazione?
Parlerebbe forse. Metterebbe pace. Con la sua voce farebbe capire ai contendenti che davvero non ne vale la pena. O magari prenderebbe tutti a manate, perché presto o tardi gireranno anche a lui, suppongo.
E' difficile trovare qualcosa che assomigli a The Beauty And The Beast nel panorama attuale. Il fatto è che, se anche delle trame degli episodi non mi possa importare di meno, quando guardo una puntata sono portato a stare bene.

Se si dovesse rompere il riscaldamento, magari durante una bufera di neve con temperature esterne nell'ordine dei dieci gradi sottozero, basterebbe metter su una puntata di The Beauty And The Beast per riscaldare tutta la casa. Garantito.
Se non avessi incontrato sulla mia strada la storia di tizio e della sua amica molto intima non l'avrei mai scoperto. Questa serie per me sarebbe stata l'ennesimo inutile tentativo di adattare una vecchia favola ai nostri costumi.
Povero stolto chi non ascolta le donne. Loro vedono sempre qualcosa che a noi è nascosta. Ma ora scusatemi, inizia a far freddo. Vado a guardare una puntata di Vincent.

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