Lo spettatore #251- La paura di perdere qualcuno: Pietà (피에타, 2012)

Una storia di vendetta. Un revenge and rape (inversione dei termini voluta) anomalo, crudele, infido, insinuante, senza pietà (appunto). Roba che solo in oriente hanno ormai il coraggio di presentare. Ecco, il film parte subito mettendo le cose in chiaro: il nostro eroe qui è un totale squilibrato, sadico bastardo il cui compito è recuperare i crediti elargiti a strozzo dal suo capo. Completamente privo di morale, storpia persone senza tentennamenti, tra l'altro tutta gente povera che fatica a mettere insieme il pranzo con la cena e che rappresenta la culla della cultura coreana destinata a farsi assorbire dalla modernità. Poi però nella sua vita entra una strana donna che pare arrivare dal passato e che ne sconvolge le abitudini, costringendolo a fare i conti con una nuova compagna: la paura di perdere qualcuno. Mi fermo qui con la trama, anche perché Kim Ki-duk se la gioca con qualche colpo di scena che è giusto lasciare nascosto, anche se la sua opera non è fatta di questi strat...