Lo spettatore #199- Disperazione in provincia: La Notte Più Lunga Dell'Anno (2021)
La provincia: quel luogo del nostro paese dove le piccole comunità si incattiviscono e i sogni sono cerini gettati nelle pozzanghere. Un posto incredibilmente cinematografico, fatto di rimpianti e piccolissime rivalse, abitato da una popolazione resiliente (detesto questo termine, eppure lo uso anche io. Guardate cosa mi avete fatto), che lotta dentro cittadine prive di ogni cosa. Il fatto che non sia per forza così non conta, agli autori l'idea piace parecchio. Potenza, solstizio d'inverno: una masnada di personaggi vive il proprio confine, tra ordine borghese e ribellione. Ognuno di loro porta un fardello e nasconde l'immancabile lato oscuro. Vite all'apparenza slegate, ma che trovano un punto di congiunzione in una stazione di servizio aperta ventiquattro ore su ventiquattro, con il suo gestore notturno dalle molte vite delle quali nessuna vissuta. Quanta poesia c'è nella decadenza. Mi piacerebbe definire l'opera di Simone Alenadri altmaniana, ma non so cosa