CDC#83- Il genitore di Avatar: Aida Degli Alberi

Stupisce come nell'anno di grazia 2019 ci troviamo in tv La Serie Evento, mentre diciotto anni fa la nostra animazione poteva offrirci prodotti come Aida Degli Alberi.
Che non sarà un capolavoro Pixar, per carità. Ma comunque si giocava bene il suo mazzo di carte.


Creato dallo studio Lanterna Magica, Aida Degli Alberi racconta la classica storia pregna di buoni sentimenti come ogni bravo cartone animato rivolto ai più piccoli è tenuto a fare.
Non è certo nelle pieghe della vicenda, infatti, che Aida mostra le sue doti migliori. Una mandria di buoni che fa a gara per capire chi ha il cuore più grande, si contrappone ai piani del malvagio Ramfis. Fin troppo stilizzato, certo, specialmente per un adulto che cerca storie interessanti. Ma magari adatto a un pubblico di infanti desiderosi di fare gli occhioni davanti allo schermo, chi lo sa.
A far colpo piuttosto è la capacità di integrare le tecniche classiche alla grafica in 3D, cosa che nel 2001 non potevano permettersi proprio tutti tutti.
Qualche interazione faticosa si nota, ma nel complesso davanti agli occhi si spalanca un mondo credibile e coerente. Si vive di molta CGI che, come abbiamo imparato, è una tecnica che invecchia rapidamente. Però, pur con le sue animazioni da prima epoca Playstation 2 e con i suoi sfondi spogli, per altro ben giustificati dalla trama, Aida Degli Alberi si difende bene, lasciandosi scivolare addosso la sua storia senza che venga mai in mente di dire: che schifo sta cosa.

Del resto che a questo lavoro gli autori tenessero in modo particolare lo si può capire dai riferimenti importanti che lo compongono.
Intanto la base tratta da un'opera lirica di Giuseppe Verdi, dalla quale derivano i nomi egiziani e lo stile vagamente faraonico dei disegni.
Poi i calibri chiamati a far parte del progetto, con Ennio Morricone a curare la colonna sonora e un gruppo di doppiatori di prestigio, tra i quali Massimo Lopez ed Enzo Iacchetti sembrano più che altro le luci per attirare le falene.
Insomma, un insieme di artisti che hanno contribuito a rendere questo film un piccolo gioiello dell'animazione. Che però è andato un filo scomparendo nei ricordi dei più.
Certo, forse la storia non è delle più esaltanti e i bambini dell'epoca, abituati ai colori sgargianti delle produzioni americane, potrebbero averla bypassata.
Eppure, anche se non è amata dalle masse, questa pellicola qualche cuore lo ha fatto battere.


Tipo quello di James Cameron. Lui non lo ammetterà mai (anche perché se no gli tocca pagare), ma le suggestioni di Aida si notano belle possenti nel suo Avatar.
Dal design dei personaggi al messaggio naturalistico della storia, le coincidenze con Pandora suonano quantomeno sospette.
Non so esattamente come stiano le cose e se queste ispirazioni, per le quali JC è stato anche accusato, siano reali o solamente frutto di idee fluttanti nell'etere dei creativi. Certo è che nella fase di Arborea il film è pressoché identico.
Un bel successo comunque per Aida Degli Alberi, pellicola mai troppo ricordata, ma evidentemente amata da chi di cinema ne sa.
Bravi tutti. Chissà se Lanterna Magica è ancora in attività. Se si non mi dispiacerebbe vedere qualche loro nuovo titolo.
Se ne sapete qualcosa informatemi. Ma uno alla volta, che lo spazio dei commenti qui sotto è sempre intasato e non riesco a seguirli tutti.
Statemi bene.

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