CDC #40- Natale ad Asgard- Thor: Ragnarok
Io capisco che la strategia migliore,
quando si parla di ometti colorati che svolazzano per lo schermo
facendo esplodere qualsiasi cosa capiti loro a tiro, sia quella di
non prendersi troppo sul serio. Ma cribbio, esisterà un limite no?
Per quanto questi cinefumetti cerchino
di assurgere a nuova nicchia cinematografica, sono comunque tenuti a
stare dentro i parametri dell'action. Ma non è facile costruire
tensione quando si lancia una battutina ogni quattro secondi.
Che poi lo so anche io che Thor e la
sua combriccola alla fine si salvano, se no addio seguiti. Però,
caspita, almeno facciamo finta.
Dice: è inutile continuare a
incaponirsi con questa merce quando proprio qui
hai specificato quanto questo universo ti sia venuto a noia. Ma cosa
volete farci, a volte si ha solo voglia di arrivare a casa, svitare
la calotta cranica, estrarre il cervello e riporlo in un comodo
giaciglio d'ovatta.
Quale storia
migliore per raggiungere lo scopo se non quella della sorella di
Thor, cugina di Kmer, suocera di Dull?
Non fosse che
qui mi prendono per i fondelli, vi direi nessuna. Il fatto è che la
sceneggiatura pare scritta dagli autori di Colorado e nemmeno di una
delle puntate migliori (se ne esistono).
Tutto il dramma
di Thor (che perde pure un occhio) e di Loki si risolve in una
mastodontica gag di due ore e mezza che a volte riesce a far ridere,
ma per lo più annoia come quell'amico convinto di essere
divertentissimo che vi tortura le gonadi con le sue battute. E che,
esattamente come il suddetto, quando ne becca una tende a ripeterla
all'inverosimile uccidendone l'effetto.
Chiaramente
vedendo Thor uno non si aspetta un dramma alla Sheakspeare, ci
mancherebbe altro. Ma un filo di partecipazione, giusto per provare a
empatizzare con questi personaggi, ci sarebbe stata bene.
Invece niente.
Mi è venuto in mente che persino alla Marvel inizino a crederci
poco, tanto da gettare li una storiella pigra giusto per costruire
l'ennesimo film di un filone che inizia a sapere di muffa. Se non ci
credono loro, perché dovrei farlo io a questo punto.
Eppure questa
roba continua a funzionare, al di la di tutto. Nonostante il genere
sia costretto a raspare il fondo per tentare di tenere insieme due
ore di pellicola, questa roba funziona. Sono convinto che uno dei
prossimi sarà affidato alla riformata coppia Boldi e De Sica e
dominerà le sale con la sua brava compilation di peti. (che tanto si
rivaluta tutto, sembra)
Una cosa che mi
tormenta è sapere come mai così tanti attori di primo piano
accettino di comparire in queste opere. Passi per Hemsworth e
Hiddleston che devono il loro successo a Thor e quindi ci metteranno
anche una dose di riconoscenza nel firmare i contratti. Ma Blanchett,
Hopkins, Goldblum, Ruffalo come decidono di partecipare? Costumini
sgargianti e recitazioni cariche devono essere davvero divertenti da
portare in scena. Oppure questi della grande D pagano davvero bene.
Dopo di che è
ovvio: da vedere Thor Ragnarok è una meraviglia per gli occhi. Se
confrontato ai primi tentativi di fare supereroi al cinema, il
livello di green screen è sbalorditivo.
Ogni azione è
perfettamente integrata, tutto appare solido e non si notano
sbavature di nessun genere (almeno al primo sguardo). La colonna
sonora è potente e gli effetti sono semplicemente sensazionali.
La battaglia
finale raggiunge un tale livello di complessità, tra mostri, gente a
schermo, astronavi e disastri naturali, da togliere il fiato.
Ma ne vale la
pena? Questi son commenti che farei a un videogioco onestamente, più
che a un film.
Bastano colori
sgargianti e un ricco campionario di distruzioni a rendere una
pellicola interessante?
Beh,
per molte persone si, visti gli incassi stellari che l'universo
Marvel continua a garantirsi. Immagino che gli amanti dei comics ci
troveranno anche decine di chicche da spulciare durante la visione.
Ma a me, che
volevo solo riposare le mie stanche membra, continua a venir su il
nervoso.
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