Special Five capitolo 1: La musica italiana di Iuri
Ecco dunque un colpo di genio. Una nuova rubrica con la quale straziarvi e che si pone l'obbiettivo di mettere insieme cinque pezzi scelti con criteri diversi di volta in volta. Ideona eh? No?
Vabbè, ormai che sono qui tanto vale che dia alle stampe il primo numero di questo spazio. Nel caso lo trovaste ripugnante sarà sufficiente segnalarlo qui sotto.
Le prime cinque canzoni selezionate sono legate alla musica italiana, giusto per portare a casa un risultato facile. Potevo iniziare a fare il figo e proporvi i cinque pezzi più sconosciuti degli ultimi dieci anni, invece me la gioco pop. Avrà senso quello che sto facendo? Ne ha mai avuto uno questo blog?
Per di più questo pezzo mi è sembrato inspiegabilmente ignorato dalle rotazioni radiofoniche, nonostante il nome pesante in copertina e il fatto che sia indiscutibilmente una delle opere migliori (se non la migliore) del cantante in questione. Ma forse la mia è stata solo una sensazione.
Questo, per esempio parla di un rapporto in dissoluzione, di vite mangiate dall'abitudine, di occasioni perse per pigrizia. Di come certe storie siano prigioni squallide senza nulla di buono in serbo per i componenti della coppia. C'è della forza qui dentro.
Andrea Laszlo De Simone è un artista strano. Se conoscete un poco l'opera del cantautore sicuramente avrete intuito la sua predilezione per lo stile sixties e non serve che vi dica altro. Anche perché di lui so poco, se non che il suo disco Uomo Donna è ancora uno di quelli che suono più volentieri quando voglio qualcosa di bello. Vieni A Salvarmi è il pezzo del primo approccio che, al di là dell'evidente “omaggio” a Cry Baby Cry dei Beatles, riesce a colpirmi ogni volta. C'è un che di disperato qui. Qualcosa che non si ripercuote per tutto il disco dal quale il singolo proviene, ma che comunque sparge dentro di esso un disagio che non lo abbandona mai del tutto.
Manuel Agnelli ha finalmente ottenuto la sua pelle splendida. Un tempo però lottava assieme alla sua arte apparentemente indifferente alle sirene della notorietà. Un paroliere suadente, capace di esprimere forza attraverso testi molto intensi, dentro un avvolgimento musicale in continuo mutamento. La scelta, va da sé, in questo caso era difficile. Ho deciso di proporre questa questa, perché secondo me sa toccare le corde giuste. Ma se volete esplorare anche il resto del lavoro degli Afterhours non vi farete del male.
Ecco fatto. Il primo segmento è andato. Magari un giorno stileremo anche una seconda selezione. Poi vediamo.
Saluti.
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