Iuri legge per voi: Incubi Grotteschi Di Esiliati Sognatori (2020) di Antonio Pilato

Non so come la vedete voi, ma io faccio molta fatica a percepire il concetto di orrore attraverso le pagine di un libro. Voglio dire, con un film è facile. Ci sono immagini e musica che, attraverso sensi potenti come vista e udito, riescono a creare suggestioni difficili da estirpare. L'utilizzo di una buona fotografia e la capacità di costruire un mostro impressionante sono elementi che integrano la storia meglio di qualunque descrizione. Lo dico da amante della letteratura di Stephen King, tanto per essere chiari.
Sono però convinto che da un racconto scritto si debba estrapolare dell'altro. Quando qualcuno infila un personaggio facilmente riconoscibile e lo mette di fronte alle bizzarrie dell'insolito, ecco, è li che in me scatta l'attrazione.
Non è il terrore che vado cercando, o l'emozione a buon mercato. Del resto come potrebbe spaventarmi uno scrittore, scrivendo bù dopo una decina di righe vuote? Quello che mi intriga del genere è il disagio che si può provare quando una realtà che crediamo solida come la roccia inizia a sgretolarsi davanti ai nostri occhi.

Antonio Pilato centra l'obbiettivo costruendo proprio questo; la rassicurante quotidianità sul punto di cedere di fronte all'imponderabile che si cela dietro di essa. C'è un che di Lovecraft in questa scelta, così come nel linguaggio ricco fin quasi al classicismo che l'autore adopera per la sua narrazione. Ma intriso di una componente ironica che il tizio di Providence non possedeva.
Ovviamente, se devo buttare un parere del tutto personale vi dirò che un paio di storie mi sono piaciute parecchio, altre le ho trovate interessanti, mentre altre ancora mi hanno lasciato indifferente. Del resto è la natura stessa del progetto.
La cosa importante è che Incubi Segreti Di Esiliati Sognatori si rivela una lettura sorprendente,
Pur non rinunciando mai a una certa complessità della propria esposizione, Pilato sa sempre andare al punto, evitando descrizioni inutili e ridondanti. Ne viene fuori un ottimo miscuglio tra la cura della prosa e l'essenzialità di certa scrittura contemporanea che rendono questa raccolta molto intrigante.
Io ve lo consiglio senza dubbio.

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