L'Opinione non richiesta- CR7
Poteva mancare la mia opinione
sull'operazione di calciomercato più discussa di questa sessione?
Certo che poteva, ma mi son chiesto perché privarmi dell'argomento
più gettonato dell'estate, proprio io che son noto per la mia
rapacità nel gettarmi sulle notizie (ma che pubblico le mie
riflessioni tardissimo come gesto di infinita modestia). Quindi
eccomi qui. Affrontiamo assieme l'epocale passaggio di Cristiano
Ronaldo dal Real Madrid alla Juventus.
Non sono tifoso bianconero, anzi, me ne
guardo bene. Tuttavia è difficile non ammirare la dirigenza gobba
(quale gobba? Cit.) per un colpo che, quantomeno, ha scosso
l'asfittico panorama della nostra serie A.
Da qualche anno non si vedeva un
campione affermato di questo livello varcare le Alpi, Diciamocelo, ci
eravamo ormai assuefatti all'idea che i più forti compiessero il
percorso inverso. quindi l'arrivo di Ronaldo già di per se è uno
shock.
Per di più è una manovra più da
Inter che da Juve questa, essendo i nerazzurri storicamente più
portati agli affari clamorosi. Magari non per il costo del giocatore
in se (Higuain non è venuto via a molto meno), quanto per l'ingaggio
stellare che il portoghese richiede a chi lo ospita in squadra.
Si sa che la Juventus è alla disperata
ricerca del suo posto nel gotha del calcio europeo. Tutte quelle
coppe volate via, quasi mai dopo una bella figura, devono alimentare
fiumi di livore. C'è da capirli.
Crì è uno dei pochi autentici
fuoriclasse in grado di risolvere il problema. Insieme a Messi e
Ibrahimovic, forse l'unico capace di decidere una partita da solo,
quando è in giornata (quindi piuttosto spesso).
Ma è anche un talento che darà lustro
all'intero campionato italiano, troppo spesso snobbato da chi nel
calcio la differenza la fa per davvero. Onestamente a me fa piacere
che sia arrivato, anche se indosserà una maglia molto brutta.
Poi è ovvio, come le menti acute dei
social hanno tenuto a farci notare, qualche dubbio questa operazione
se lo trascina dietro.
L'età del giocatore ad esempio.
Cristiano Ronaldo non è certo di primo pelo e sembra calcare i campi
fin dai tempi di Sentimenti IV. 33 anni non sono uno scherzo nel
calcio iper-fisico di oggi e la tentazione di considerare la sua
carriera in fase calante è tanta.
Esiste il precedente Pirlo in casa
bianconera. Prelevato dal Milan quando era dato per finito, il
regista bresciano ha regalato altre tre stagioni a livelli stellari,
rendendo l'affare della Juventus un vero successo. Ma all'epoca non
fu sborsato un euro per accaparrarsi le prestazioni dell'allegro
Andrea, quindi i margini di rischio furono senz'altro inferiori.
Qualcuno, sempre dalle imperdibili
pagine dell'internet (che fa parlare proprio tutti, ivi compreso me),
azzarda l'ipotesi che CR7 sia sbarcato a Torino per raggranellare gli
ultimi miliardi a disposizione di una carriera faraonica, per poi
ritirarsi in buon ordine.
Tutto può essere, ma dissento da
questa visione. Ronaldo tanto simpatico non è, ma se c'è una cosa
di cui può andare fiero è l'attitudine al gioco che porta con se.
Di più, nonostante sia sulla breccia
dal mesozoico, continua a curare il proprio corpo e a prepararsi come
se dovesse giocarsi il posto in prima squadra a ogni partita.
Leggendo le interviste dei suoi colleghi, viene descritto come un
professionista esemplare, sempre desideroso di migliorarsi e capace
di dare l'esempio anche allo spogliatoio. Onestamente non vedo perché
dovrebbe cambiare proprio ora un atteggiamento che è stato
l'artefice delle sue fortune.
In ultimo c'è l'argomento più
complicato da toccare. Lo sciopero degli operai FCA che si lamentano
di come la società abbia speso soldoni per Ronaldo senza nemmeno
pensare di rinnovare i loro contratti.
E' evidente come, da un punto di vista
etico, l'operazione Ronaldo suoni come un'infamia di bassissimo
livello. Il punto di vista dei lavoratori non può che suscitare
empatia in un mondo che non sembra capace di dare il giusto valore
alle cose.
Però il denaro non costa uguale
ovunque, inutile fingere. Questo giocatore muove cifre da stato
africano, guadagnando ingaggi che nemmeno riesco a pronunciare senza
che mi vada a fuoco la lingua. Ma garantisce anche un ritorno
economico mastodontico, che ripagherà l'investimento solamente con
la vendita delle magliette con il sette sulla schiena.
Bisogna rendersi conto di questo quando
si cerca di paragonare le situazioni, se no si finisce sempre per
confondersi e cadere nella trappola dei ventidue milionari che
inseguono un pallone.
Qualcuno che li segue questi milionari
c'è, evidentemente. Se attorno a questo spettacolo si muovono denari
che giustificano certe spese, si può star tranquilli che questi non
arrivano dalle esauste buste paga degli operai Fiat, per quanto
questa idea stuzzichi i sentimenti (IV).
Che poi tra i tifosi che esulteranno
per le prodezze di CR7 potrebbero esserci alcuni dei lavoratori che
oggi protestano, ci sta anche. Del resto non andiamo famosi nel mondo
per via della nostra inattaccabile coerenza.
Per quanto mi riguarda, ogni polemica
riguardante l'arrivo di Ronaldo alla Juventus non ha alcun senso. Mi
sembra di vederci solo l'invidia degli avversari e l'opportunità di
sfruttare un argomento di attualità da parte di qualche aspirante
politico a caccia di titoli sui giornali.
Sarà solo il campo a confermare la
logica di questa operazione cari miei. Sia chiaro, dovesse andare
male sono prontissimo ad aprire una bottiglia di quello buono. Del
resto sono un tipo sportivo.
Commenti
Posta un commento