CDC #46- Harry Potter nello spazio- Ender's Game

Stavolta non l'ho fatto apposta, giuro. Diciamo che in questo periodo ho una certa fame di fantascienza e Ender's Game, con tutte le sue stelline di apprezzamento e il buon Arrisone a fare da garante, mi pareva una scelta oculata.
Invece mi sono trovato intrappolato all'interno dell'ennesimo young-adult a tema sci-fi. Più young che adult a dire il vero.
Una sorta di Harry Potter in versione cibernetica, infarcito di spazio e invasioni interstellari.

Si sa, le formiche sono particolarmente difficili da cacciare una volta insediate in casa. Se queste poi sono anche giganti e arrivano da un altro pianeta, si fa presto a capire l'urgenza di trovare un disinfestatore tredicenne adatto allo scopo.
Così, tra un buco di sceneggiatura e l'altro, Ender si prepara a diventare comandante in capo di tutta la flotta internazionale, in modo da prendere in mano le sorti dell'umanità e debellare l'alieno insettoide.
Ender's Game si propone come un racconto di formazione con per protagonista il genio ribelle in corso di maturazione.
Ora, che Ender sia un prescelto e riesca nella sua scalata ai vertici è persino ovvio, altrimenti nemmeno ci giravano il film. Il problema è che il nostro eroe è nato imparato e di tutta questa formazione non pare avere alcun bisogno.
E' intelligentissimo e praticamente infallibile in tutto ciò che fa. Non c'è un ostacolo degno di questo nome durante il suo noiosissimo addestramento. Addirittura, nonostante un peso piuma attorno ai venticinque chili, il ragazzetto stende gli unici due bulletti che vorrebbero mettersi tra lui e il finale della storia. Se ci aggiungiamo che è capace di comunicare telepaticamente con i formiconi e che ha vinto l'enalotto sabato, siamo al completo.
Insomma Ender non è uno di noi e io mi chiedo come potrebbe un ragazzino medio con tendenze nerd (è pur sempre fantascienza questa) immedesimarsi con sto secchione semi perfetto a cui non ne va storta una. Vero, nel finale gliela fanno, ma la scena è costruita talmente male da far passare in secondo piano quel brividino di gusto che si potrebbe provare.
Quando si scrive una storia di formazione bisognerebbe inserire delle prove complicate che il protagonista deve superare per crescere. No che ogni mezz'ora sto qua sale di grado perché Harrison Ford ha deciso che lui è il più figo del bigonzo.


Chiaramente, con queste premesse, le avventure spaziali di Ender non possono che risultare noiose come un pomeriggio di Agosto. Quantomeno, però, il buon Gavin Hood sembra accorgersene.
Così ecco le sfide al Quiddich in assenza di gravità, con tanto di Griffondoro e Serpeverde a lanciarsi addosso proiettili di laser paralizzante.
Si capisse qualcosa, queste fasi sarebbero perfette per alleggerire la tensione che non c'è e svegliare il giovane pubblico in preda alle bave.
Perché scommetto un cent che al target di riferimento della presenza di Harrsion Ford e Ben Kingsley non freghi assolutamente niente. I giovanotti sono li per vedere le lucette dello spazio, mica dei cariatidi in dentiera.
Infatti, nonostante l'azienda incaricata degli effetti speciali sia fallita in corso d'opera, l'aspetto scenico è probabilmente la cosa meglio riuscita dell'intero progetto. L'astronave, la rampa di lancio, il campo di Quiddich, il pianeta distrutto, sono elementi di assoluto valore. Se poi vi lamentate che le battaglie finali sembrino tratte da un videogioco, beh, gli autori sono stati bravi a fornirvi una motivazione anche per quello.
Il finale molto aperto della vicenda farebbe supporre la possibilità che anche questo Ender's Game sia il primo della canonica trilogia. Eppure, a cinque anni di distanza, non ho trovato riscontri circa la messa in opera di un secondo capitolo e dovrebbero sbrigarsi, perché Ford mi si sta incartapecorendo in maniera preoccupante.
Certo, il budget servito per metter in piedi un'opera simile è stato massiccio e magari la produzione ci sta pensando un attimo prima di indebitarsi un'altra volta.
Ma più probabilmente il progetto è andato alla malora. Intendiamoci, non è che Ender's Game sia peggiore dei suoi parenti più stretti. E' che non pare avere chissà che di nuovo da dire.
Forse è uscito troppo tardi rispetto alle altre saghe che nel 2013 erano già belle mature e al pubblico semplicemente non interessava.
Anche se io resto convinto che, se si fosse scelto di raccontare la storia di uno un po' più normale di mister perfettino, una porta se la potevano anche lasciare aperta.

Commenti

  1. Non so. A me sembra che ai giovanissimi (e non) i super-eroici adolescenti piacciano eccome. Motivo? Nascono imparati, imparano in tre secondi per innato talento al limite. Faticare nisba. Prove da superare? Certo, visto che i super-bambinoni le superano sicuro. Se no non ci stavano nanche a farci un film, no?
    Ender's Game aveva l'obiettivo di far versare fiumi di giovanil indignazione eco-animalista. Con la grande Bugia degli adulti cattivoni. Le formicone che ti spiegano (solo se sei millenial però che più grandi no) che son più umane loro degli umani. Loro sono le vittime di sterminio. Che in realtà loro sarebbero pacifiste più di Ghandi. ☝
    E giù lacrimoni delle ragazzine e indignazione dei ragazzini.
    Non ha funzionato perchè il film la mena troppo con la disciplina e l'addestramento. E tutti si son già addormentati. Solo il finale li ha svegliati.😴
    Cmq. è un film che c'è troppo da pensare. 😀
    No che non lo fanno il sequel. Non ha funzionato.
    Io che son vecchia mi sono annoiata a morte. Un sequel non lo vedo manco se mi pagano.

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    1. Mi sa che sui ragazzini hai ragione. Uno spreco di pellicola comunque (che già non si usava più, per fortuna).

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