CDC#26- Trattiamo male Stephen King- L'Acchiappasogni (Dreamcatcher)
Ci sono alcune costanti nel nostro
universo. Avvenimenti precisi che si ripetono periodicamente come
fossero stati decisi da qualcuno sopra di noi. Credo c'entri la
sequenza di Fibonacci, ma potrei anche aver appena detto una
scempiaggine. Non sarebbe la prima volta.
Fatto sta che tra i vari venti che si
possono osservare ne esiste uno particolarmente curioso: quando un
film viene tratto da un libro di Stephen King è solitamente qualcosa
di brutto.
Non è una regola inattaccabile, sia
chiaro. Ci sono splendide eccezioni e sono certo che le conoscerete
tutti. Tuttavia stavolta la regola regge alle applicazioni empiriche.
Infatti parliamo di:
Un gruppo di quattro amici accomunati
da poteri telepatici si incontra per l'annuale ritrovo in baita. Ma
in montagna non sono soli.
Ho letto il romanzo di King un bel po'
di tempo fa e devo dire che è uno tra i pochi a non avermi lasciato
chissà quali sensazioni. Forse, quindi, la materia prima non era
tutto sto gran che. Ma non facciamoci ingannare, non è una
attenuante.
Per quanto poco ispirato possa essere,
infatti, difficilmente troverete un lavoro di King sciatto o
narrativamente incoerente. Lo scrittore americano lavora bene con i
personaggi e costruisce le sue storie partendo da una base solida,
evitando di soprassedere su alcuni particolari. Tipo che, se i suoi
protagonisti sono telepatici, non si mettono a urlare per chiamarsi.
Kasdan vuole inserire dentro tutta la
tematica kinghiana classica, dai ragazzi che abbandonano l'infanzia
passeggiando su di una rotaia, al bambino sfortunato ma buono e
dotato di poteri sensazionali, a Randall Flagg che qui assume le
forme di un alieno, fino alla bufera di neve. Già che c'è
infarcisce il tutto con uno slasher spurio (senza il nero che muore
per primo e la bionda casta che porta a casa lo scalpo), generose
dosi di Alien e un pizzico di Predator.
Talmente tanto materiale che ci si
potrebbe costruire una commedia demenziale. E in effetti a tratti
questo lavoro sembra pure una cosa del genere, seppur
involontariamente.
Ma si sa, unire Stephen King e ironia
può provocare un po' di baruffa, nel migliore dei casi, oppure far
sprofondare la pellicola nel ridicolo, nel peggiore.
Io posso capire tutto, davvero.
Immagino che un verme che ti cresce nel corpo provochi conseguenze
infauste e non ti renda una personcina proprio piacevole da tenere in
casa. Ma infarcire la prima mezz'ora di rutti e peti, soprattutto nel
modo in cui la messa in scena di propone la situazione, è una
trovata che nemmeno il peggior cinepanettone oserebbe presentare.
La domanda è: ma qual'era lo scopo di
Kasdan con questo film? Farci sbellicare dalle risate o costruire
un'atmosfera di tensione?
Sarebbe importante saperlo, perché,
prima dell'arrivo del primo scoreggione, in realtà le cose
sembravano anche poter funzionare.
Poi però viene giù tutto quanto. La
pellicola prende una piega bizzarra, alternando battutacce da bar a
momenti in cui vorrebbe essere seria.
Damien Lewis diventa mattatore, in
quello che dovrebbe essere un tragitto drammatico, nel quale la sua
personalità lotta per resistere all'invasione dell'ultracorpo.
Eppure è un festival di faccette, durante il quale nulla di ciò che
appare sullo schermo pare avere senso.
Probabilmente il problema più grosso
dell'Acchiappasogni è quello di non sapere bene come presentarsi al
pubblico. Non riuscendo a trovare l'equilibrio tra commedia e horror,
finisce per essere una cosa tutta sua. Una orribile cosa tutta sua.
Stupisce di vedere anche Morgan Freeman
in mezzo a questo macello. O forse anche no, visto che all'epoca il
buon M. viveva l'apice della carriera e probabilmente avrebbe
accettato qualunque cosa per irrobustire il proprio conto bancario.
Tuttavia l'attore non ci crede e la
cosa è palese. Chiaramente annoiato, si sforza di inventarsi il
ruolo più assurdo del suo curriculum. Spero almeno si sia divertito.
Davvero è difficile incappare in un
disastro peggiore di questo. O almeno lo è se si cerca tra le
pellicole dotate di un certo budget. All'Asylum, invece, di questa
roba ne producono quanta se ne vuole.
Comunque io mi ricordavo che
l'acchiappasogni nel libro vantava un ruolo simbolico determinante.
Pare che qui se ne siano dimenticati invece. Eppure il titolo mi
pareva abbastanza esplicativo. Che roba brutta ragazzi.
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