CDC#20- Battaglia Sulla Spiaggia Insanguinata- Battle At Bloody Beach
Se per caso aveste dei dubbi riguardo
la teoria della relatività, beh, potreste sempre guardare Battaglia
Sulla Spiaggia Insanguinata. Vi assicuro che passare un'ora e venti
in compagnia dell'ineffabile Audie Murphy farà rivalutare ogni
vostro concetto di dilatazione del tempo.
C'è la guerra e i giapponesi hanno
invaso le Filippine. L'inaffondabile Audie Murphy sta evacuando da
solo tutti gli americani presenti nell'arcipelago con il solo scopo
di trovare sua moglie e portarla via da li.
Se volessi raccontarvi la storia che ha
portato l'immarcescibile Audie Murphy a sposare e poi a separarsi
dalla sua bella c'è la possibilità che non mi crediate, quindi
lascio a voi il piacere della scoperta. Ma statene certi: non sarà
un'esperienza divertente.
Innanzitutto perché questo dovrebbe
essere un film sull'eroismo e il suo andamento bradipesco non è che
ne accompagni molto le intenzioni. Poi perché la gente che
l'inarrivabile Audie Murphy dovrebbe salvare fa venire voglia di
lasciarla li.
Intendiamoci bene; gli sceneggiatori ci
hanno anche provato, non dico di no. Hanno inserito la linea comica
affidandola a Gary Crosby e alla sua fiaschetta. Hanno rinforzato il
tono della commedia infilandoci una coppia di coniugi giunti al punto
di rottura. Hanno persino provato a mettere un proto-generale Kurtz
con tanto di esercito di predoni al seguito.
Purtroppo però, finché il regista non
ha utilizzato tutto l'esplosivo generosamente messo a disposizione
dal ministero della difesa, questa pellicola proprio non ce la fa.
L'incommensurabile Audie Murphy è
rigido come un palo e davvero il suo eroe è troppo superiore a tutti
per essere preso sul serio. Per di più l'offerta recitativa spesso
non è nemmeno decente; provate a guardarvi il dialogo tra
l'intensissimo Audie Murphy e la sua bella Dolores Michaels durante
uno dei momenti più significativi della storia.
Notato niente? Esatto i due guardano
continuamente sopra la testa del compagno. Stanno leggendo cari miei
e la cosa non è nemmeno camuffata da qualche artificio di montaggio.
Che sublime sciatteria.
L'unico momento che mi viene voglia di
salvare è l'attacco dei giapponesi sul finale. Ma davvero, siamo al
limite anche li.
Poi è chiaro, sono altri tempi. Forse
al pubblico a cui questo film voleva rivolgersi una certa ingenuità
nella sceneggiatura e nella messa in scena poteva anche andare bene,
non lo so.
Io però questa pellicola l'ho vista
adesso e ad oggi rasenta l'inguardabile. Un'ora e sedici minuti che
paiono vent'anni, passata tra eroi indistruttibili, ubriaconi
lucidissimi e litigi tra sposati.
Mi sa che ve la chiudo qui, perché se
a me questa visione ha strappato secoli di vita, non vedo perché voi
dobbiate subire lo stesso trattamento da parte mia.
Ad ogni modo, se non doveste conoscere
l'inavvicinabile Audie Murphy fatevi un giro qui e poi scavate nel
web. Vi assicuro che diventerà il vostro unico idolo, esattamente
come lo è per me.
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