Lo spettatore #253- Ragnatele che imprigionano la mente: Spider (2002)

Da qualche parte devo aver già affermato quanto mi sia piaciuta la lettura di Spider di Patrick McGrath, tanto da rendere naturale per me il desiderio di provare anche la versione cinematografica. A esperimento finito posso dire di averci trovato quello che immaginavo, ma anche che mi ritengo molto fortunato ad aver incontrato prima il romanzo. Quella di Spider è una storia dura raccontata dal punto di vista di un protagonista privo di lucidità, tormentato da una malattia insidiosa e dai traumi di un’infanzia che il tempo ha reso nebulosi. Nel suo romanzo McGrath (qui anche in veste di sceneggiatore) esplicitava subito quale fosse il disturbo che affliggeva il protagonista e i motivi della recrudescenza di questo anche dopo le dimissioni di Dennis dall’ospedale, provava a spiegarci i malfunzionamenti nel ragionamento del protagonista portandoci molto vicino a lui, da quando imbottito di medicine riesce a gestirsi, fin quando, scegliendo di rinunciarvi, precipita in un incubo fatto di ...