CDC #101- All'assalto degli insetti spaziali: Starship Troopers (1997)

Una cosa è certa: durante il suo periodo americano Paul Verhoeven si è divertito un botto. Me lo immagino davanti al portafoglio dei produttori eccitarsi come un bambino sotto l'albero di Natale. Se poi c'era l'occasione di giocarsi la carta della satira, andando a pescare un libro considerato apologia della violenza e di quel fascismo sommerso sotto di essa per trasformarlo in un'opera altamente antimilitarista, il nostro non poteva far altro che lasciarsi andare al gozzoviglio estremo. Anche se non mi stupirei di sentire che all'epoca della sua uscita qualcuno sia riuscito pure a prenderlo sul serio. Del resto la capacità di leggere tra le righe spesso manca a chi si approccia alle storie. Se prendiamo lavori come Il Battaglione Perduto e li affianchiamo a Starship Troopers possiamo notare che il linguaggio utilizzato è molto simile, incentrato com'è sull'esaltazione della vita militare. Tuttavia Veroheven lo alza di tono trasformando l'epi...