FL #8- Indagare tra le boccacce: L.A. Noire (2011)


Oggi Rockstar Games campa quasi solo grazie a Grand Theft Auto e Grand Theft Cavalli. Prodotti squisitissimi, anzi direi spesso grandiosi, ma che si limitano ad affinare gli schemi di un successo raggiunto vent'anni fa e che non stanca l'utenza. Adagiarsi, se vogliamo. Seguire gli umori di un pubblico sempre meno disposto alla novità con la capacità di supportare un prodotto per anni. Le casse Rockstar sono belle gonfie, pur se irrorate da una produzione rada. Probabilmente non vale nemmeno la pena prendersi il rischio di lanciare qualcosa di nuovo.
Eppure non è sempre stato così. C'è stata un'era nella quale dagli uffici di Rockstar uscivano prodotti destabilizzanti. Roba mai vista. Titoli tipo:
Ho aspettato così a lungo per gustarmi questo titolo, che pure bramavo fin dalla sua uscita, principalmente per due motivi. Uno è che non sono un fanatico dell'immediatezza. Due è che mi sono appollaiato sul trespolo in attesa di un'offerta decente perché ho arbitrariamente deciso di non spendere troppi soldi in videogiochi. Il fatto che siano passati quasi dieci anni prima di farmi sedurre significa che ho tanta pazienza, certo. Ma sopratutto che certi titoli sono così preziosi da mantenere un valore molto alto nel tempo.

Fatto sta che ci troviamo proiettati nella Los Angeles degli anni quaranta. Un immediato dopoguerra popolato da reduci e nuovi poveri, immigrati e fascinazioni hollywoodiane. Il nostro ruolo ci vede indossare i panni di un detective dalla carriera in rapida ascesa, favorita dalla meticolosità delle sue indagini e dalla spiccata puntigliosità che lo contraddistingue. Certo, tutto bello finché non finiremo per mettere il piede nella merda. Si sa, quando politica e affari si mescolano l'odore del sottoprodotto che ne viene fuori non è mai stuzzicante.

Pur trattandosi del classico mondo aperto alla GTA, LA Noire non vi ispirerà mai la caciara. Un po' perché impersonate un integerrimo investigatore, ma sopratutto perché si tratta di un titolo fortemente guidato dalla trama. Le disavventure di Cole Phelps si dipanano tra indagini, ricerca di indizi e interrogatori tesi. Non c'è molto spazio per scorrazzare in macchina, tanto che viene offerta l'inedita possibilità di lasciar guidare il partner e saltare i trasferimenti.
Certo, esistono missioni secondarie in cui si spara o si insegue, tanto per movimentare un po' le cose. Ma si tratta di diversivi. Il cuore del gioco pulsa su altre frequenze.
Questa impostazione forzatamente pacata è forse la cosa che meno piacque ai fruitori dell'epoca, probabilmente cacciatori dell'ennesimo titolo scassone, ma ambientato negli anni quaranta. Eppure proprio li si nasconde il vero coraggio di Rockstar.
LA Noire è un gioco diverso, fortemente immersivo, ma che corre il rischio di diventare ridondante se non lo si prende dal lato giusto. Bisogna affezionarsi ai personaggi e appassionarsi alla storia, come fosse un film. Oltre che partecipare direttamente allo spettacolo, ovviamente.
Anche per questo, probabilmente, il lavoro di mimica facciale è stato così preciso. Rendere i protagonisti credibili diventa fondamentale quando si chiede immedesimazione massima al giocatore. Non è difficile riconoscere tra i personaggi quasi l'intero cast di Mad Men, oltre che altri attori del panorama televisivo dell'epoca. Un'operazione magistrale che rende soprattutto con i volti maschili, ben definiti, mentre si rivela assai meno dettagliata con le signore, tutte somiglianti tra loro e dall'aspetto un po' avvizzito. Sul perché di ciò non ho idee.
Mi pare invece ovvio che questo lavoro di fino funzioni soprattutto nel momento degli interrogatori, vera e propria perla di questo gioco. Le sessioni fatte di domande, ripasso degli indizi, studio delle reazioni sono uno spettacolo unico e mai più replicato in seguito. Vero, la tecnologia del tempo forse a volte portava a forzare certe espressioni. Però rimane un lavoro impressionante che rende LA Noire un titolo senza eguali nell'intero panorama videoludico.
Tanto che, se dovessi essere io a sceglie quale seguito chiedere a Rockstar, probabilmente vorrei vedere LA Noire realizzato con le tecnologie attuali. Per rinverdire un'opera secondo me geniale e inspiegabilmente dimenticata dai giocatori.

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