CDC#74- Il giusto film per Pasqua: Exodus

Che le ha lette probabilmente se ne sarà accorto. Le storie dell'antico testamento sono parecchio essenziali. Agli antichi non interessava soffermarsi troppo su personaggi e narrazione. Bastava qualche riga veloce per accennare ai fatti e poi via con la descrizione minuziosa dei sacrifici da offrire al Signore. Tutto il resto è interpretazione. Dai racconti dei sacerdoti che nei secoli si sono cimentati nel trasformare quelle poche righe in racconti veri e propri, fino alle intuizioni cinematografiche capaci di riempire chilometri di pellicola ai tempi d'oro dei kolossal. Negli ultimi decenni l'amore per il filmone religioso è sembrato un po' perdersi, è vero. Eppure di recente una piccola svolta per il genere pare essersi affacciata. Così dopo il Noè di Aronofsky ecco che ci cucchiamo pure il Mosè di Ridley Scott. Mosè che qui incontriamo come uomo cinico e ateo, privo di fede ma strapieno di fiducia in se stesso e nelle sue qualità di generale. Va da se...