Lo spettatore #218- Matti in un mondo di matti: American Psycho (2000)

Questo è uno di quei film che ho visto a breve distanza dalla sua uscita in sala e con il quale per anni ho vissuto un rapporto conflittuale. Insomma, a farvela breve non mi era piaciuto. Ma a oltre vent'anni di distanza e dopo aver letto il romanzo dal quale è stato tratto (due volte, e si sta scaldando a bordo campo per la terza), ho pensato fosse giunto il momento di dargli un'altra occasione. Anche perché più di qualcuno me ne ha parlato bene, quindi ci sta che io sia stato troppo frettoloso. So benissimo che è sbagliato mettere a diretto confronto un romanzo e il film che ne è stato tratto. Si tratta di linguaggi e di tempi diversi, di interpretazioni personali che si soffermano sui dettagli, perché catturare l'intera essenza della narrazione è semplicemente impossibile. Per di più American Psycho è un film corto, di quelli che facevano una volta, che ha un'ora e mezza da spendere e deve forzatamente scegliere qual è l'argomento più importante da sviscerare (...