Lo spettatore #216- Romantici viaggi nel tempo: Il Giorno Perfetto (Meet Cute, 2022)
Proprio non riesco a ricordare dove io abbia sentito parlare di questo film e perché sia finito nella lista dei prodotti da guardare. Di sicuro non si tratta di una scelta derivata da un'ispirazione personale, dato che quel titolo italiano lì e la locandina mi son parsi stimoli tutt'altro che accattivanti.
Si perché vedere Kaley
Cuoco e il suo sconosciuto amichetto seduti sulla panchina fa pensare
a uno di quei film pomeridiani da TV8, roba mediocre e creata con le
facce scartate dalla televisione che si concedono un ultimo giro in
giostra prima che il luna park chiuda. Prodotti ai quali non sembra
credere davvero nessuno, né i registi, né gli autori, né tanto
meno chi quelle facce le piazza davanti alle telecamere.
Eppure Alexandre Lehman cela un asso nella manica. O meglio, in realtà la carta forte se la gioca subito, perché quando Kaley entra in scena sfodera il sorriso storto di chi sa già cosa sta per succedere. Qui, amici miei, si usa la fantascienza, quel genere che pervade ogni cosa, compresa la commedia romantica.
Eppure Alexandre Lehman cela un asso nella manica. O meglio, in realtà la carta forte se la gioca subito, perché quando Kaley entra in scena sfodera il sorriso storto di chi sa già cosa sta per succedere. Qui, amici miei, si usa la fantascienza, quel genere che pervade ogni cosa, compresa la commedia romantica.
Se siete appassionati di
viaggi nel tempo e adorate andare a fare le pulci alle storie che
trattano l'argomento fino a tirare fuori tutte le contraddizioni
delle sceneggiature, qui rischiate di finire il vostro lavoro
abbastanza presto. Del resto guardare Meet Cute con il temperamatite
in mano non è lo spirito giusto.
Il concetto di spaziotempo è mantenuto vago durante la visione. La nostra viaggiatrice racconta al suo lui una storia sempre diversa, creando confusione nello spettatore di modo che possa sorprendersi continuamente durante la visione, lasciando nel contempo spazio allo sviluppo di gag sempre diverse.
Ciò impedisce alla trama di sedersi troppo, specialmente nella fase centrale dove di solito un racconto del genere finisce per arrotolarsi su se stesso, ma inevitabilmente rende quello fantascientifico poco più che uno spunto narrativo.
Il concetto di spaziotempo è mantenuto vago durante la visione. La nostra viaggiatrice racconta al suo lui una storia sempre diversa, creando confusione nello spettatore di modo che possa sorprendersi continuamente durante la visione, lasciando nel contempo spazio allo sviluppo di gag sempre diverse.
Ciò impedisce alla trama di sedersi troppo, specialmente nella fase centrale dove di solito un racconto del genere finisce per arrotolarsi su se stesso, ma inevitabilmente rende quello fantascientifico poco più che uno spunto narrativo.
Un racconto nel quale una
ragazza decide di rivivere per sempre il primo appuntamento di modo
che la vita non ne distrugga la magia, può sembrare robetta dal
respiro cortissimo. Nei fatti lo è, però c'è spazio per un poca di
introspezione e per uno sviluppo che porta alla luce anche del
dramma. Inoltre la storia prende pieghe inquietanti mentre Kaley
continua a riportarsi sempre allo stesso punto.
Lei finirà per stancarsi di un uomo che la ripetizione rimuove dalla perfezione dell'inizio, mentre lui, poraccio, vivrà una serata con una tizia completamente fuori di testa senza potersi ricordare di aver già percorso lo stesso sentiero per un intero anno. Non ho riso mai durante il film, questo lo posso annoverare tra i difetti. Ma non mi sono nemmeno annoiato di fronte alla vuotezza della storia, perché qualche contenuto qui c'è.
Lei finirà per stancarsi di un uomo che la ripetizione rimuove dalla perfezione dell'inizio, mentre lui, poraccio, vivrà una serata con una tizia completamente fuori di testa senza potersi ricordare di aver già percorso lo stesso sentiero per un intero anno. Non ho riso mai durante il film, questo lo posso annoverare tra i difetti. Ma non mi sono nemmeno annoiato di fronte alla vuotezza della storia, perché qualche contenuto qui c'è.
Sia chiaro, doveste
lasciarvelo scappare non sarebbe una tragedia. Non parliamo di un
prodotto indimenticabile inspiegabilmente finito ai margini delle
piattaforme. Rimane una cosetta così, caratterizzata da un finale
che iniziate ad aspettarvi dal minuto quattro e che non farà nulla
per rompere lo schema della commedia romantica.
Tuttavia al mondo c'è molto di peggio, spesso proposto con una pomposità che Lehman non mostra.
Una serata di pioggia e senza niente di niente che possa regalarvi gioia, Il Giorno Perfetto potrebbe anche risolvervela. Non chiedetegli nulla di più e resteremo tutti felici e contenti.
Ciao.
Tuttavia al mondo c'è molto di peggio, spesso proposto con una pomposità che Lehman non mostra.
Una serata di pioggia e senza niente di niente che possa regalarvi gioia, Il Giorno Perfetto potrebbe anche risolvervela. Non chiedetegli nulla di più e resteremo tutti felici e contenti.
Ciao.
Il viaggio nel tempo mi piace, ma non collegato a film sdolcinati, perciò passo la mano.
RispondiEliminaTi abbraccio.
Capisco il punto di vista. Grazie per la visita!
Elimina