Iuri Legge Per Voi: Città della pianura (Cities of the Plain, 1998) di Cormac McCarthy

Altre volte su questo macilento spazio ho accennato al mio amore verso le storie ambientate nella moderna frontiera americana, luogo disperato dove i sogni di libera anarchia di un intero popolo hanno finito per schiantarsi contro la violenza della civilizzazione. Ecco, non è un segreto per nessuno che uno dei migliori cantori di questi spazi sia Cormac McCarthy, autore recentemente scomparso che ci ha lasciato in eredita uno stile unico di fare letteratura. Città della Pianura è uno di questi esempi, un libro ammantato da una sensazione di inevitabilità, quasi che la pianura estesa tra Messico e Stati uniti sia un animale paziente che attende la preda. Non è facile costruire un'atmosfera così rassegnata, specialmente tra le righe di un romanzo. McCarthy ci riesce utilizzando le tecniche stilistiche rese popolari da Hemingway e fatte proprie da tanti autori dopo di lui, ovvero asciugando di ogni orpello la propria scrittura, mostrando e non raccontando, liberandosi dai vincoli dell...