Lo spettatore #194- I succhia atmosfere: 30 Giorni Di Buio (30 Days of Night, 2007)

A Barrow, nell'estremo nord dell'Alaska, per un mese la luce diurna lascia spazio a una notte che pare non voler finire mai. Alcuni abitanti, poco inclini a vivere 30 giorni nel buio illuminato da lampioni e cristalli di ghiaccio, prendono la loro roba e se ne vanno. Gli altri, invece, affrontano la situazione. Anche perché starsene a letto per un mese intero con la scusa della notte dev'essere una roba fuori dal mondo. Peccato che viviamo in una società ingiusta. Nemmeno il tempo di scaldarsi sotto le coperte che arriva una mandria di vampiri a rompere le palle. Ma dove andremo a finire, chiedo io. 30 Giorni Di Buio si vende come horror, ma in realtà è uno di quei prodotti moderni che vogliono miscelare i generi. Ne viene fuori un pastone nel quale a vincere e portarsi via tutto quanto è l'azione, autentica mangia atmosfere del cinema moderno. David Slade anche ci prova, non dico mica di no. Soprattutto all'inizio, quando l'isolamento del villaggio gli consente...