Iuri legge per voi: La Parola Ai Giurati (12 Angy Man) di Reginald Rose

Per un attimo ho quasi voluto crederci. All'inizio di questa emergenza sanitaria pareva che finalmente si fosse trovato un sistema per rendere meno tossica la frequentazione del web. Con i complottisti e le rock star prestate alla politica messi all'angolo, le idee per una rinascita ben strutturata sembravano emergere dalle strade infettate. Poi però il mondo è andato avanti. I flash mob dai balconi hanno rotto i coglioni e ci siamo resi conto che questa non è una breve parentesi, ma una nuova normalità cadutaci addosso e destinata a durare un tempo indefinibile. Da bravi umani ci siamo adattati e le varie abitudini si sono impossessate di noi con la ferocia di sempre. Così i fabbricatori di bile si sono rimessi in moto mettendo sotto gli occhi dei disorientati cittadini le solite stronzate, rilanciati da sciacalli capaci di speculare su qualunque cosa pur di rimettersi al centro della stanza. Del resto è facile cascare nella semplificazione e lasciarsi sedurre da narrazion...