I cimeli del cinema #8- L'Uomo Senza Sonno (The Machinist)

Guardare un film come questo a distanza di tre lustri dall'ultima volta non vi restituirà la verginità perduta. L'Uomo Senza Sonno è una pellicola talmente forte nella sua soluzione narrativa da impedire allo spettatore di dimenticarla, quindi non è certo per restare abbagliati dalle idee di trama che si decide di affrontare una seconda visione di questo lavoro. Piuttosto, a meno di non essere esperti autentici della settima arte (e io non lo sono), la vera molla scattante nell'affrontare un'esperienza simile risiede nel perfido istinto dello smascheratore seriale, colui, cioè, che non è mai soddisfatto finché la voragine fondamentale, capace di far crollare tutta la struttura di una storia, non viene alla luce. Bene quindi, armiamoci di caschetto con lumino e andiamo a caccia: Di film che mettono al centro del loro progetto l'insonnia se ne sono visti parecchi. Del resto in questi tempi stressanti l'argomento trova facile presa in molti potenzia...