Avere la voglia.
Non sono affatto sicuro
che ciò che sto per raccontarvi oggi possa interessare qualcuno di
voi. Anzi, direi che probabilmente non lo farà, ma il fatto è che o
si mangia questa minestra o si salta dalla finestra, perché, come si
intuisce dal titolo lassù in alto, la benzina mi sa che è finita.
Poi, se la smettessi con le metafore sarebbe anche meglio.
Diciamo che mi sta
accadendo qualcosa di inconsueto, perché non aver voglia significa
tante cose e non tutte portano alle medesime conseguenze. Ad esempio,
come avrete letto su qualche post in giro per questo postaccio, a
volte mi capita di sentirmi stanco di testa e allora mi passa la
voglia di scrivere, o di guardare film, o di muovere i muscoli
volontari. Sono momenti ciclici, che capitano a tutti e che non mi
rendono speciale. Si tratta solo di tirare il fiato e attendere
periodi meno stressanti, dopo di che tutto scorre. Tanto più che i
migliori spunti per le mie pessime storie nascono proprio al termine
di queste fasi, quasi a tradimento e in abbondanza tale da farmene
cestinare un buon 80%.
Tuttavia il periodo attuale è diverso. Non mi sento stanco, sopraffatto o chissà che altro. Non ho proprio voglia. Gli spunti che come spettri mi passano davanti, finiscono per evaporare. E se anche mi metto con determinazione a cercare di estrarre qualcosa dalla mia testa, dentro scopro che non c'è niente (sai la novità, diranno gli spiritosi).
Ok, penserete a questo punto, ma a noi cosa ce ne frega? Domanda molto brillante, devo ammetterlo. Proviamo a rispondere.
Diciamo che se siete assidui lettori del blog (pochissimi ma ci siete, lo so), potreste non accorgervi di nulla. Fortunatamente il vostro non pubblica con troppa regolarità, perché odia le scadenze e preferisce un contenuto che gli piace a uno che sia sul pezzo. Ci sono ancora degli arretrati da smaltire (pareri su film o altro, ma forse anche qualche racconto). Il punto è che esaurita quella vena lì, all'orizzonte non si vedono novità quindi da questo lato della barricata potrebbe risuonare solo silenzio. Oh, non è detto. Magari dentro la mia testa si sta formando qualcosa di meraviglioso e io ancora non me ne sono accorto, la possibilità c'è.
Tuttavia il periodo attuale è diverso. Non mi sento stanco, sopraffatto o chissà che altro. Non ho proprio voglia. Gli spunti che come spettri mi passano davanti, finiscono per evaporare. E se anche mi metto con determinazione a cercare di estrarre qualcosa dalla mia testa, dentro scopro che non c'è niente (sai la novità, diranno gli spiritosi).
Ok, penserete a questo punto, ma a noi cosa ce ne frega? Domanda molto brillante, devo ammetterlo. Proviamo a rispondere.
Diciamo che se siete assidui lettori del blog (pochissimi ma ci siete, lo so), potreste non accorgervi di nulla. Fortunatamente il vostro non pubblica con troppa regolarità, perché odia le scadenze e preferisce un contenuto che gli piace a uno che sia sul pezzo. Ci sono ancora degli arretrati da smaltire (pareri su film o altro, ma forse anche qualche racconto). Il punto è che esaurita quella vena lì, all'orizzonte non si vedono novità quindi da questo lato della barricata potrebbe risuonare solo silenzio. Oh, non è detto. Magari dentro la mia testa si sta formando qualcosa di meraviglioso e io ancora non me ne sono accorto, la possibilità c'è.
Vedete, a me questo blog
non è che esalta più di tanto. Mi ero ripromesso di non farne una
raccolta di recensioni, attività nella quale altri si cimentano con
molta più competenza e bravura di me. Queste dovevano servire solo
come esercizio di scrittura, un riempitivo con il quale arricchire
uno spazio altrimenti troppo poco denso per essere mantenuto in vita.
Solo che come sempre la pigrizia ha vinto su tutto e qui dentro si trovano quasi solo le mie opinioni sul lavoro altrui. A volte interessanti e piacevoli, certo, altre persino con dei riscontri positivi. Ma non era quello che volevo.
Il fatto è che oltre a quelle ho scoperto di non aver molto altro da dire e forse è questo che mi ha procurato questo strano limbo.
Probabilmente è solo disillusione; non per le visualizzazioni delle quali mi interessa il giusto, ma per la qualità di un lavoro che non mi soddisfa. Scrivere di film o libri o videogiochi come lo faccio io è semplice, mettere giù qualcosa di autenticamente mio molto meno. Ma io quello volevo fare ed è possibile che non sia in grado di farlo, tranne in alcuni momenti particolari durante i quali la mente si libera e mi regala qualcosa di buono.
La speranza è che i giovedì e i sabati di questo blog si arricchiscano di contenuti.
Avrei voglia di avere voglia di lavorare per questo.
Solo che non ho voglia.
Solo che come sempre la pigrizia ha vinto su tutto e qui dentro si trovano quasi solo le mie opinioni sul lavoro altrui. A volte interessanti e piacevoli, certo, altre persino con dei riscontri positivi. Ma non era quello che volevo.
Il fatto è che oltre a quelle ho scoperto di non aver molto altro da dire e forse è questo che mi ha procurato questo strano limbo.
Probabilmente è solo disillusione; non per le visualizzazioni delle quali mi interessa il giusto, ma per la qualità di un lavoro che non mi soddisfa. Scrivere di film o libri o videogiochi come lo faccio io è semplice, mettere giù qualcosa di autenticamente mio molto meno. Ma io quello volevo fare ed è possibile che non sia in grado di farlo, tranne in alcuni momenti particolari durante i quali la mente si libera e mi regala qualcosa di buono.
La speranza è che i giovedì e i sabati di questo blog si arricchiscano di contenuti.
Avrei voglia di avere voglia di lavorare per questo.
Solo che non ho voglia.
Buon weekend!
RispondiEliminaGrazie!
Elimina