Iuri legge per voi: Vento Solare (The Wind from The Sun, 1972) di Arthur Clarke

 

Ancora non riesco a definire il mio rapporto con la scrittura di Arthur Clarke. Da un lato c'è la precisione di storie che non partono mai dalla mera speculazione fine a se stessa, ma che poggiano su basi solide, fondate sulla ricerca scientifica e sulle possibilità che essa offre. Dall'altro ci sono stile narrativo poco interessato allo sviluppo dei personaggi che non mi conquista e un intreccio di trama che si occupa marginalmente dell'aspetto intrattenente della questione.
Un'antologia di racconti brevi almeno in parte risolve questo ultimo problema, consentendo all'autore di disegnare schizzi di storia con i quali sviluppare l'aspetto scientifico che tanto gli preme, senza arrivare mai al momento nel quale le vicende si fissano su una tela di tecnicismi che portano fuori dalla trama.
In questa raccolta, ad esempio, ci sono momenti letterari che spiccano per intensità e che restano in mente per quanto riescono ad essere suggestivi. Basti pensare alle meduse di Giove, tanto per dirne una, ma anche alla gara di astronavi a vela del racconto Vento Solare, che si chiude un poco bruscamente ma che anticipa un tema reale per chi si occupa di esplorazione spaziale. Poi c'è posto per la satira di Chiamata Per L'Homo Sapiens (che oggi verrebbe bollato come Woke, forse), l'ironia di Il Segreto o il gioco metanarrativo di Il Più Lungo Racconto Di Fantascienza Mai Scritto.
Insomma un'antologia che (come tutte quante) vive di alti e bassi e che raccoglie le opere brevi che l'autore ha scritto tra il 1961 e il 1971, offrendoci uno spaccato intrigante che, in alcuni racconti, raggiunge i picchi dello stupefacente.
Certo, al termine della lettura ancora non posso dire come il mio rapporto con la sua scrittura si sia evoluto. Tuttavia mi va di consigliarvi questa raccolta, se sarete capaci di trovarla.
Arrivederci.


Commenti

  1. Il guaio è quello, che i libri di Clarke io non li ho mai trovati.
    Conosco l'autore perché mi piace la fantascienza ma purtroppo non sono mai riuscita a leggere qualcosa di suo.
    È tipo Orson Scott Welles, a parte la saga di Ender gli altri libri saltano fuori a fatica.
    Ti abbraccio.

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    1. In digitale qualcosa si riesce a trovare, ma con questo qui in particolare ho avuto un colpo di fortuna.

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