Iuri legge per voi: Il Contesto (1971) di Leonardo Sciascia

 

Il Contesto è un libro (una parodia a detta del suo autore) sul senso che il potere assume nella società. Una serie di delitti a danni di alcuni giudici mette in moto un'indagine. Per portarla avanti viene scelto l'investigatore più capace, il quale, naturalmente, si mette a scandagliare tutti i possibili moventi che lo aiutino ad individuare il colpevole e fermare la mattanza.
Ma quando il nostro pare giungere a una soluzione, il potere che lo ha messo lì scopre di non apprezzarne le conclusioni, preferendone altre più consone ai propri interessi, così lo allontana, relegandolo a un ruolo subalterno, quasi punendolo per la propria ostinazione nel voler portare a termine il compito.
Poi avviene l'evento che ribalta completamente il romanzo. Un fatto brutale, che toglie da sotto i piedi del lettore la sensazione di assistere a una di quelle finzioni che porteranno sempre e comunque a smascherare le macchinazioni dei malvagi
Nella sua storia priva di capitoli, da leggere quasi tutta di un fiato attraverso i meandri assurdi (ma molto realistici) di cui è composta, Sciascia ci ricorda una volta di più che il potere ottiene sempre ciò che vuole, anche se a combatterlo ci sono servitori dello stato ineccepibili e giornalisti disposti a scavare.
Un libro splendido, che per struttura può essere difficile spezzare in una lettura da prendere un poco per volta, ma che viene premiato da una scrittura che scivola via liscia e fa venire voglia di starci attaccati. In più lascia dietro di se un gusto amaro che staziona bene in bocca.
Da leggere.

Commenti

  1. Da abbinare con la canzone Sogno numero due, di Fabrizio De André.
    Trovo che sia perfetta.
    Ti abbraccio.

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