Iuri legge per voi: Gli Uomini Di Paglia (The Straw Men- 2013) di Paul Harding

Ho sempre sofferto un poco i romanzi ad ambientazione storica. Non mi piace perdermi dentro le infinite descrizioni alle quali gli autori sono costretti per orientare il lettore nello spazio e nel tempo. Intermezzi dettagliati probabilmente necessari alla narrazione, ma capaci di colpire il ritmo mortalmente. Poi quei dialoghi, così ampollosi e formali, come se un tempo si parlasse davvero come nei drammi teatrali che sono giunti fino a noi.
Gli Uomini Di Paglia, in un certo senso, paga pegno a questa impostazione, perché deve tirarci dentro al suo medioevo (come spesso accade sospeso tra avvenimenti reali e immaginari) attraverso lunghe fasi di stanca. Ma, come si nota dal colore della copertina, oggi parliamo anche di un giallo e questo particolare ha notevolmente migliorato il mio rapporto con il libro.

Superata la fase di ambientamento, quello che Paul Harding propone è infatti un investigativo classico, con un protagonista prete, un prefetto che lo aiuta e aiuta noi lettori a interpretarne i processi mentali e una serie di omicidi misteriosi inseriti in un contesto di ribellione contro il sovrano.
Quasi un romanzo a stanza chiusa, per il modo in cui viene gestita la trama, con un finale in pieno stile Agatha Christie, con padre Athelstan a svelare il colpevole davanti alla sua piccola platea di sospettati.
Forse non tutto è perfettamente incastrato, questo va detto. Talvolta l'autore si infila in qualche buco di trama per consentire all'indagine del suo protagonista di procedere. Ma chissà, potrebbe anche trattarsi di un limite dettato dall'ambientazione e dalla necessità di utilizzare solo mezzi disponibili all'epoca.
Magari non è un libro irresistibile. Però Harding intrattiene e sa gestire bene elementi tipici che solo in epoche storiche potevano essere inseriti. Se amate questo tipo di ambientazioni, comunque, io credo che Gli Uomini Di Paglia non vi deluderà. Pur senza essere sempre scorrevole, riesce a catapultarvi nel gelido inverno del 1381.
In un certo senso io me lo sono goduto.

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